Bufera sull’ex sindaco di Grandate
«Togliete tutte le deleghe a Luraschi»

Le minoranze: «Anche come consigliera non ha fatto nulla su Pedemontana e viabilità». Il sindaco: «Ho piena fiducia in lei, sono stati fatti passi avanti sulle compensazioni»

I consiglieri di minoranza di Grandate chiedono al sindaco Alberto Peverelli di togliere le deleghe di rapporto con le istituzioni a Monica Luraschi. L’ex sindaco per 15 anni, dal 12 giugno 2019 è consigliere comunale di maggioranza con delega, appunto, al rapporto con le istituzioni.

«Il consigliere ed ex sindaco di Grandate, Monica Luraschi, dopo oltre 15 anni di trattative che non hanno portato nessun vantaggio di carattere economico né strutturale, non ha più la necessaria forza di negoziazione assolutamente indispensabile per portare a termine nell’interesse della Comunità di Grandate il suo impegno» dicono i consiglieri Fabio Altieri e Pierangelo Pirovano per il gruppo “Semi di grano” e Dario Lucca per “Uniamo Grandate”.

Tre i punti critici: il primo non poteva che essere il discorso ancora aperto con Pedemontana e la realizzazione delle opere di compensazione che la società deve ai grandatesi per la ferita ambientale inflitta con il passaggio della strada.

A questo, secondo i consiglieri di minoranza, si aggiungono i «gravi ritardi riscontrati nella riqualificazione della Ss35 dei Giovi in accordo con la Provincia di Como e il Comune di Casnate con Bernate e la mancata promozione di un accordo di programma con il Comune di Como per lo studio e il miglioramento della viabilità urbana e la salvaguardia dell’ordine e del decoro dell’area della stazione di Grandate».

«Ho conferito le deleghe soppesando le singole professionalità e competenze - sottolinea invece il sindaco Peverelli -, confermo le scelte fatte; continua la mia personale fiducia e del gruppo a Monica Luraschi»

E sui punti evidenziati dalle minoranze dice: «Quanto a Pedemontana, è stato dato avvio alla procedura espropriativa relativa alle aree interessate; è stato definito il relativo cronoprogramma e con l’ospedale di Como, proprietario della maggior parte dei terreni interessati dall’opera si è raggiunto un accordo bonario. Quanto alla chiusura del passaggio a livello, dobbiamo gestire una decisione, quella della chiusura, assunta dall’ex sindaco Pirovano, firmatario della mozione, senza evidentemente considerare le ripercussioni che avrebbe portato».

(Paola Mascolo)

© RIPRODUZIONE RISERVATA