Campione, i ticinesi presentano il conto
«Debiti per rifiuti, pompieri e sanità»

In difficoltà le aziende svizzere di pulizia, di assistenza ai malati e i vigili del fuoco

Gli svizzeri sono alla canna del gas perché Campione d’Italia non paga.

La raccolta dei rifiuti, l’assistenza agli anziani, i pompieri, sono tanti i servizi forniti dal territorio svizzero ai cittadini che abitano nel Comune italiano di Campione,ormai in dissesto e che da almeno due anni accumula debiti milionari e manca di pagare aziende e fornitori.

Il fallimento del Casinò rischia di trascinare nella crisi anche i ticinesi. «Sul 2017 abbiamo scoperti circa 100mila franchi, sul 2018 150mila» racconta Gianni Ochsner, imprenditore di Lamone che si occupa della raccolta e del trasporto dei rifiuti.

E aggiunge: «Per il solo smaltimento poi l’azienda Giovanni Agostoni aspetta altri 80mila franchi per gli ultimi due anni. Stiamo facendo una fatica enorme: siamo agli sgoccioli, non abbiamo quasi più soldi per pagare gli operai e per mettere la benzina nei camion».

«Non abbiamo mai lasciato i rifiuti per strada fuori dalle case - specifica -, per garantire il decoro e per rispetto verso la popolazione. Speriamo però in un intervento, rapido, delle istituzioni italiane, siamo molto preoccupati».

In questa realtà lavorano un centinaio di persone. «I nostri crediti si aggirano intorno ai 60mila franchi – spiega Marzio Riva, il comandante dei pompieri di Melide – ci tengo a rassicurare la popolazione di Campione, continueremo comunque a prestare soccorso, per noi è un dovere. Però è vero, non ci pagano».

Anche la Navigazione lago di Lugano ha circa 350mila scoperti, qualche centinaio di migliaio di euro lo aspettano anche le scuole ticinesi che accolgono gli studenti campionesi.

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