Canepa, in Regione
il fondo promette impegno

Ieri l’audizione degli amministratori di Dea Capital Chiesto aiuto anche al ministero dello sviluppo economico

Incontro tecnico in Regione sulla situazione della Canepa e, in precedenza, l’audizione in Commissione Attività produttive, alla presenza anche dell’Assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro Melania Rizzoli e di tutti i Consiglieri regionali comaschi. All’incontro, promosso e presieduto dal Presidente del Consiglio Alessandro Fermi, hanno partecipato anche i rappresentanti di Polis Lombardia, il Sindaco di San Fermo della Battaglia Pierluigi Mascetti, i rappresentanti sindacali Armando Costantino (FEMCA CISL dei Laghi), Oriano Battistin (Filctem CGIL Como) e Serena Gargiulo (UILTec UIL del Lario), oltre al vicedirettore di Unindustria Como Gabriele Meroni.

Nel corso dell’Audizione in Commissione, presieduta da Gianmarco Senna (Lega), sono intervenuti i rappresentanti del fondo azionista di maggioranza DeA Capital Alternative Funds Sgr Spa (che detiene il 67% delle quote societarie) Vincenzo Manganelli e Sara Bertolini, che hanno confermato l’immissione «al buio e di propria iniziativa» di nuovo capitale per 2 milioni di euro, che si aggiungono così ai 5 già emessi, senza però dare riscontri sui pagamenti degli stipendi di novembre, bloccati dopo la decisione della società di avanzare richiesta di concordato in bianco accolta lunedì scorso dal tribunale fallimentare. I rappresentanti del fondo, riconoscendo la delicatezza e complessità della situazione, hanno comunque ribadito di voler trovare una soluzione praticabile per garantire un futuro a Canepa, evidenziando come sia fondamentale rassicurare i mercati e i fornitori e soprattutto cercare nuovi partner in grado di rafforzare l’attuale assetto societario. Agli incontri erano assenti, pur invitati, i rappresentanti della famiglia Canepa, detentrice attraverso la presidente Elisabetta Canepa del 33% delle quote societarie.

«Dobbiamo attivare e insediare subito il tavolo tecnico con il MISE , alla luce anche dell’interlocuzione già avviata da Regione Lombardia in questi giorni, sollecitando la proprietà a esprimersi con chiarezza su che tipo di concordato vuole, un concordato che non può essere in bianco ma deve essere di continuità. Da parte di tutti serve quindi un atto di fiducia: i rappresentanti del fondo DeA Capital intervenuti oggi in Commissione hanno confermato l’immissione di nuovo capitale per 2 milioni di euro, un atto che certo non risolve il problema ma resta sicuramente significativo di quello che dovrebbe essere l’impegno dell’azionista di maggioranza nel cercare di garantire la continuità produttiva di Canepa. Da ultimo dobbiamo continuare a ogni livello, compresi quelli politici e istituzionali, a esercitare le dovute e necessarie attenzioni per fare capire al mercato e alla stessa proprietà che è volontà comune di tutti garantire un futuro all’azienda di San Fermo». «Ho apprezzato molto l’atteggiamento propositivo e costruttivo delle rappresentanze sindacali e il grande senso di responsabilità da loro dimostrato anche durante gli incontri di oggi –ha aggiunto Fermi-, e auspico che analogo comportamento e atteggiamento possa corrispondere da parte di tutta la proprietà di Canepa».

A rischio è il posto di lavoro di 450 lavoratori: lo scorso 2 agosto era già stato chiuso un accordo sindacale che prevede 105 esuberi fissati a partire dal prossimo aprile, dopo la cassa integrazione. I rappresentanti sindacali hanno lamentato in particolar modo l’assenza o quanto meno la mancata conoscenza di un piano industriale.

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