Casinò, bocciato il piano di risanamento
«Ormai siamo a un passo dal baratro»

Campione d’Italia Giornata difficile per il “no” del commissario alle decisioni del sindaco

«I canoni previsti nel Piano nel primo triennio, a detta del segretario generale e del responsabile finanziario del Comune, non consentono una ipotesi di bilancio stabilmente equilibrato».

Questo uno dei quattro rilievi tecnici - tutti pesanti come macigni - mossi dalla consulente finanziaria Maria Carla Bottini a corredo della delibera con cui il commissario ad acta Angela Pagano ha statuito di «non sottoscrivere l’accordo di ristrutturazione dei debiti» della Società di gestione del Casinò, alla vigilia di una data di importanza vitale per la Casa da Gioco ovvero la presentazione del Piano di ristrutturazione e risanamento dei debiti al Tribunale fallimentare di Como.

Ciò significa che il futuro del Casinò - l’unica azienda di Campione - è a questo punto drammaticamente in bilico. Il no fermo del commissario ad acta è piombato nel bel mezzo dell’assemblea dei 102 dipendenti del Municipio, fermamente decisi a dar battaglia sulle decisioni assunte dal sindaco Roberto Salmoiraghi. Ma “l’atto numero 3 del 24 luglio” a firma del commissario ad acta ha rimesso di nuovo tutto in discussione, con il Casinò a un passo dal baratro.

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