Cerca di morire, salvata dai carabinieri
Aveva appena perso il figlio di 18 anni

Colverde: dramma della disperazione a margine della tragedia di venti giorni fa a Grandate. Era sull’auto al cimitero di Drezzo, dove riposa il suo ragazzo

I carabinieri hanno salvato l’altra sera una donna che, barricata nell’abitacolo della sua auto nei pressi del cimitero di Drezzo, s’era incisa i polsi con il proposito di togliersi la vita.

È l’epilogo, fortunato, di una storia molto triste, iniziata quando una ventina di giorni fa un ragazzo di diciotto anni, viene ritrovato senza vita sotto il serbatoio dell’acquedotto di Grandate. I carabinieri avevano appurato che la morte doveva essere la conseguenza di una caduta dall’alto, in altre parole, di un gesto volontario. L’altro ieri sera a scomparire era stata sua madre, provata dal dolore della perdita del figlio.

Dopo averla inutilmente cercata per ore al telefono, sia provando a chiamarla sia inviandole messaggi, il compagno si era risolto, sempre più allarmato, a chiedere aiuto ai carabinieri, convinto che qualcosa di irrimediabile stesse per accadere. La soluzione si deve a una felice intuizione di due carabinieri che hanno pensato di doverla cercare al cimitero dov’è sepolto il ragazzo, cioè quello di Drezzo. L’utilitaria della madre era in effetti da quelle parti: la donna si era incisa entrambi i polsi e aveva perso una impressionante quantità di sangue.Caricata in auto e portata a sirene spiegate al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Anna, ora la donna è fuori pericolo.

L’articolo completo su La Provincia di mercoledì 23 ottobre

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