«Chiuderemo le dogane, le vostre proteste sono fuori luogo»

Roberta Pantani, consigliere nazionale della Lega dei Ticinesi, insiste sulla volontà di chiudere di notte i valichi minori. «Prendetevela con Berna, qui non si torna indietro»

Nell’ultima settimana, alla levata di scudi comasco-varesina contro la proposta di chiusura notturna di sei valichi minori oltreconfine hanno fatto spallucce. Incassando o forse facendo buon viso a cattivo gioco rispetto alle veementi proteste piovute da tutti i livelli istituzionali, oltre che da cittadini e lavoratori.

A rompere il silenzio ci ha pensato ieri l’onorevole Roberta Pantani, agguerrita consigliera nazionale della Lega dei Ticinesi e che in molti indicano per la successione di Moreno Colombo a sindaco di Chiasso. Ecco l’intervista concessa a “La Provincia” sul tema.

Onorevole Pantani, è sua la prima firma alla mozione che ha scatenato un autentico putiferio nelle province di confine?

«Sì e ora Berna dovrà dare una risposta in tempi rapidi. Tempo ne è già passato anche troppo».

Come sono i rapporti con l’Italia? In fondo è il nostro Paese il vostro interlocutore su questo spinoso argomento?

«E me lo chiede? I rapporti sono praticamente nulli. Si aspettava le dicessi…il contrario?»

Perché volete chiudere i piccoli valichi di confine?

«Non siamo noi a volerlo. È Berna. Da noi è arrivata la proposta e il Consiglio federale l’ha avallata. Sempre Berna valuterà il da farsi. Il problema c’è. E va affrontato. Assistiamo a continui episodi di criminalità e i valichi secondari rappresentano un’ottima via di fuga. O di accesso alla Svizzera. Sono incustoditi e dunque utilizzabili soprattutto la notte per chi vuole delinquere. L’ultimo episodio risale a un paio di giorni fa».

Insomma Pedrinate e Novazzano – i dirimpettai dei Comuni comaschi – sarebbero valichi a rischio criminalità. I sindaci del nostro territorio (Colverde, Bizzarone, Ronago) non la pensano così?

«Beh, i sindaci se ne dovranno fare una ragione. Mi sembrano proteste fuori luogo le loro proteste. Hanno la memoria corta. Si dimenticano che quei valichi negli anni pre-Schengen erano chiusi la notte. E non mi sembra che sia accaduto chissà che. Se i valichi minori chiuderanno, Ponte Chiasso o il Gaggiolo continueranno a essere pienamente operativi. Non c’è stata solo a Como una levata di scudi. In Ticino sono state raccolte tantissime firme per chiudere le piccole dogane la notte».

L’avranno informata che martedì i consiglieri regionali comaschi hanno severamente criticato la posizione del Ticino, minacciando azioni istituzionali importanti. Il tutto nel giorno in cui il Consiglio regionale dava parare favorevole alla nascita della Macroregione alpina.

«Avranno avuto i loro buoni motivi per farlo. La politica è anche questo. Ma non è col Ticino che se la devono prendere. Chiedano spiegazioni a Berna. L’Italia andrà sicuramente coinvolta nelle decisioni che il Governo andrà ad assumere. Ma il via libera alla nostra mozione significa una sola cosa: indietro non si torna».

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