È stato un vigile a soccorrere
il ragazzino fuggito da Villa Guardia

Mobilitazione ieri mattina in tutta la zona per il tredicenne che poi è stato trovato infreddolito sulla Lomazzo Bizzarone a Uggiate: un agente l’ha subito coperto con la propria giacca e l’ha sfamato

Stranito, triste e spaventato, così gli agenti della Polizia Terre di Frontiera verso le 14 di ieri hanno trovato il ragazzino di 13 anni (ne compirà 14 a marzo) scomparso dalla sua casa di Villa Guardia ancor prima che facesse giorno.

Non si sa ancora perché il ragazzino nella notte tra domenica e lunedì, prima di riprendere le lezioni alla scuola media Sant’Elia, dove frequenta la seconda, abbia deciso di allontanarsi dalla sua abitazione, né come mai abbia deciso di andare a piedi verso l’olgiatese, in direzione Bizzarone..

I genitori hanno contattato subito i Carabinieri di Lurate Caccivio che hanno iniziato le ricerche dopo un sopralluogo nei dintorni della casa. La mamma ha lanciato subito un appello su Facebook. Il tam tam è passato velocemente nei diversi gruppi, tra i genitori e i cittadini, ma le ore in cui del ragazzino non si sapeva nulla sembravano eterne. «Ero in uno stato di shock, speravo di vederlo entrare dalla porta di casa – dice la mamma – non si può immaginare come ci si sente».

Poi, verso mezzogiorno, la donna ha ricevuto una segnalazione secondo la quale verso le 8.45 è stato visto un ragazzino a piedi da solo lungo la Lomazzo-Bizzarone in direzione della Svizzera. Sono subito scattate le verifiche in quella zona, nel frattempo la Protezione Civile stava preparando le squadre cinofile.

Prima delle 14, prima che anche la pioggia iniziasse a cadere, una delle tre pattuglie della Polizia locale Terre di Frontiera perlustrando la zona tra Faloppio e Uggiate ha visto un’auto ferma accanto al grande prato tra l’autolavaggio ed il consorzio agrario e qualcuno che si muoveva nel prato in direzione del bosco.

In poco tempo uno degli agenti, un giovane padre di famiglia, capisce che si tratta del ragazzo scomparso, lo raggiunge, lo prende sotto braccio, lo porta verso l’auto, gli parla, gli fa indossare la sua giacca perché il ragazzino è infreddolito e spaventato. Anche la signora che si era fermata con l’auto va con il vigile e il tredicenne.

«Quando mi hanno detto che l’avevano trovato è come se mi avessero detto che avrei avuto un figlio», dice la mamma. I genitori hanno raggiunto Uggiate Trevano dove nel frattempo il ragazzino è stato accudito dagli agenti che gli hanno dato un panino (non mangiava dalla sera prima), un paio di calze asciutte e un posto tranquillo vicino ad una calorifero.

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