Falcone-Borsellino, storia che continua
«Una lezione speciale per voi giovani»

Casnate con BernateLa sala consiliare dedicata alla memoria dei magistrati antimafia

«Se ho paura di fare il magistrato? No, io sono lo Stato, i mafiosi devono avere paura di me». E’ stata una mattinata carica di significato quella di ieri per l’intitolazione della sala consiliare ai magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, un’iniziativa condivisa dal Comune di Casnate con il “Comitato sindaci Bassa comasca 5 dicembre 2014” alla presenza di alcune classi dell’Istituto comprensivo di Cucciago, Grandate e Casnate.

«Cos’è lo Stato? Non certo il participio passato del verbo essere - ha esordito il sindaco Fabio Bulgheroni davanti alla platea di studenti – per la maggior parte di voi forse questa è solo una targa, ma non è così. Falcone e Borsellino hanno dato il loro contributo anche a costo della vita per rendere il Paese in cui viviamo un posto migliore, così come fanno ogni giorno le autorità presenti oggi. Le mafie sono uno dei problemi principali dell’Italia. Crescendo si fanno delle scelte, quelle di ordine, sicurezza e legalità sono le più difficili da prendere, ma se ognuno fa il suo pezzetto per lo Stato e fa rispettare le regole, sarà tutto migliore».

E’ stata quindi scoperta la targa per l’intitolazione della sala consiliare a Falcone e Borsellino, proprio oggi ricorre il ventisettesimo anniversario della strage di Capaci dove perse la vita Falcone, il 23 maggio 1992. Il gruppo di studenti ha quindi potuto ascoltare l’importante testimonianza del magistrato Alessandra Cerreti, che fa parte della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano.

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