Fino, allarme per il nuovo sottopasso
«La collina è a rischio geologico»

Le accuse della minoranza, sulla base del parere presentato da tecnici ed esperti

La collina dietro al sottopasso è geologicamente fragile, ma il Comune è sicuro che l’allargamento del ponte ferroviario garantirà la sicurezza dell’area.

Il progetto esecutivo per il nuovo girone di Fino Mornasco, in vista dell’arrivo dell’Esselunga, contiene il parere di diversi tecnici ed esperti, in particolare Giuseppe Baroni, Mauro Galli e Mimosa Ravaglia per quanto concerne il sottosuolo. Con la chiusura del passaggio a livello di via Risorgimento auto e camion verranno deviati verso via Scalabrini, con un nuovo e più grande sottopasso, un tunnel a due corsie sotto ai binari del treno.

«L’area interessata dall’intervento ha modesti rischi geologici - così si legge nel documento timbrato dal Comune il 3 marzo – si segnala però che, nei pressi del sottopasso, lo studio del sottosuolo svolto dal Comune individua un terreno, dietro ai binari, con delle limitazioni più consistenti. Aree di rimaneggiamento, possibili ristagni superficiali o di falde affioranti. Stante la vicinanza di questo terreno sarà opportuno in corso d’opera porre particolare attenzione». Nello studio non si parla però esplicitamente di rischi o di possibili smottamenti, al massimo di una palificazione della zona antistante alla stazione per sostenere il dislivello del terreno.

«Sì, ma già una decina di anni fa alcune case private sulla collina lamentavano crepe dettate dallo scivolamento del terreno - dice Massimo Tagliabue, consigliere di minoranza, di professione geologo – occorre quindi prestare attenzione».

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