«Hanno ucciso loro Chicco Deiana»
Il pm chiede una doppia condanna

Le richieste: 20 anni per Virgato, 18 per Monti. La sentenza slitta a venerdì 11

Parleranno le difese: nessuno dei due ha mai confessato di aver sferrato il colpo fatale

Il pubblico ministero Massimo Astori non ha dubbi: «Sono stati loro a uccidere Chicco Deiana a Vertemate con Minoprio, nella notte tra l’8 e il 9 marzo 2009».

Francesco Virgato, 45 anni di Appiano Gentile, già condannato in primo grado per l’assassinio di Ernesto Albanese in un bosco di Guanzate, e Giuseppe Monti, 36 anni, imbianchino di Guanzate, sono stati condotti ieri in aula davanti al giudice Luciano Storaci per l’udienza preliminare, dove entrambi hanno scelto il processo con rito abbreviato. Entrambi devono rispondere di omicidio volontario e occultamento di cadavere, accusati di aver ucciso a coltellate Salvatore “Chicco” Deiana, morto a 40 anni nel bar “Qua e là” di Vertemate con Minoprio e seppellito il cadavere in un bosco.

Per Virgato, l’accusa ha chiesto 20 anni di reclusione, mentre per Monti, che aveva confessato il delitto, sono stati proposti 18 anni. Entrambe le pene sono già calcolate con lo sconto di un terzo, in virtù della scelta dei difensori di accedere al rito abbreviato, partendo da pene di 30 e 27 anni.

Mano quindi pesante da parte del pubblico ministero, che considera i due come egualmente responsabili dell’omicidio, proponendo per Monti un piccolo “sconto” per aver raccontato quanto avvenuto quella sera. Il processo è stato rinviato a venerdì 11 dicembre: tra sette giorni prenderanno parola le difese (Monti è assistito dagli avvocati Edoardo Pacia e Alessandro Grassotti, mentre Virgato è assistito da Eliana Zecca) e quindi il giudice emetterà la sentenza. Quando ormai saranno passati quasi sette anni dalla scomparsa di Salvatore Deiana dalla sua abitazione di Villa Guardia.

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