«I camion in via Guanzasca»
Cassina insorge: «Idea folle»

L’opposizione a Fino Mornasco propone un’alternativa alla realizzazione del nuovo sottopasso. Ma il Comune confinante respinge l’ipotesi: «C’è già un accordo sulla nuova viabilità e non si cambia»

«Apriamo ai tir via Guanzasca». Secondo la minoranza finese L’Alternativa questa è la soluzione per evitare la riqualificazione del sottopasso di via Scalabrini con la chiusura del passaggio a livello della stazione di Fino. Ma Cassina Rizzardi alza le barricate: «Non se ne parla nemmeno».

Da mesi in paese si discute, con l’arrivo al casello dell’autostrada di un nuovo supermercato Esselunga, della necessità di ridisegnare la viabilità in centro.

A settembre l’amministrazione comunale porterà in Regione Lombardia il progetto per allargare il sottopasso di via Scalabrini per permettere ad auto e camion di fare il giro da via Marco Polo e da via Livescia superando così i binari della stazione, le sbarre del passaggio a livello infatti chiuderanno per sempre.

Costo stimato, quasi sette milioni di euro a carico dei privati costruttori, se si comprende anche una nuova rotatoria all’uscita dell’A9. «Via Guanzasca invece esiste già ed è costo zero – propone Rossella Pera» capogruppo de L’Alternativa

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«Il doppio senso per i tir in via Guanzasca non è impossibile – aveva detto il sindaco Giuseppe Napoli – il divieto non è scritto da nessuna parte, il calibro della strada permette il transito sia verso sud che verso nord. Ma questa via interessa anche Cassina Rizzardi e Luisago, questi due Comuni sono proprietari di un tratto della strada».

«Quando ai tempi abbiamo riqualificato via Guanzasca abbiamo preso un accordo con Cassina Rizzardi, che ha dato l’assenso ai lavori solo a fronte del divieto di circolazione dei tir in direzione sud». Ovvio, gli abitanti di Luisago e di Cassina non sarebbero felici di vedere i tir sotto le loro case.

Del resto anche i residenti di via Guanzasca si lamentano per il traffico, segnalando che alcuni autotrasportatori non rispettano il divieto in direzione sud. «Ma si sono bevuti il cervello? - si chiede non a caso Paolo De Cecchi, sindaco di Cassina Rizzardi – l’accordo è stato preso tra sindaci, tra persone serie, con tanto di stretta di mano. Cassina non subirà mai una scelta del genere. Non se ne parla. Le minoranze non facciano chiasso. Il progetto per il supermercato arriverà a settembre in Regione e verrà approvato».

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