I nuovi droni slittano di due anni: si potrà dormire “tranquilli”

MaslianicoL’esercito israeliano ha rinviato la consegna a quello elvetico Quelli vecchi erano molto rumorosi, da qui la sospensione dei voli notturni

I cittadini comaschi dei Comuni di confine .- insieme naturalmente agli omologhi ticinesi, soprattutto della zona del Mendrisiotto - possono al momento dormire sonni tranquilli.

E questo perché i vecchi e rumorosi droni “da ricognizione” che in passato avevano letteralmente tolto il sonno a numerosi residenti non saranno sostituiti prima del 2024 da droni dell’ultima generazione (sei in base alle comunicazioni ufficiali), che - a detta dell’Esercito svizzero - dovrebbero essere molto più silenziosi.

In realtà, in base a quanto comunicato dalle autorità federali, i nuovi droni di fabbricazione israeliana, acquistati da tempo, sarebbero dovuti entrare in servizio entro fine anno o, in alternativa, nei primi mesi del 2023.

Ieri però il portavoce dell’Esercito svizzero, in un’intervista all’emittente radiofonica “Srf”, ha fatto sapere che «la consegna dei droni “Ads 15” non avverrà prima della fine del 2024». Il che se da un lato fa tirare (in parte) un sospiro di sollievo a molti residenti, ancora sulle barricate per il rumore - a tratti insopportabile - prodotto dai vecchi prototipi di droni, dall’altro apre (soprattutto sul versante ticinese e svizzero) un interrogativo sul controllo del territorio, soprattutto delle superfici boscate e meno accessibili.

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