I sindaci e il flop della Tangenziale
«Niente pedaggi, ora va completata»

Solo 22mila passaggi al giorno mentre Brebemi doppia il traffico di

La Pedemontana è una delle autostrade meno utilizzate del bel paese: per i sindaci del Comasco servono il secondo lotto e la gratuità del transito in tangenziale. L’associazione italiana delle società autostradali (Aiscat) nei primi dieci mesi del 2017 ha accertato che dalla Pedemontana sono passate 160 milioni di macchine: è il numero più basso di veicoli registrato nelle tratte italiane tolti i trafori, la Asti Cuneo e il raccordo valdostano.

Sono il doppio i mezzi passati da un’altra autostrada “fantasma”, la Bre-Be-Mi, (309 milioni di transiti). Secondo Giacomo Melis, direttore di Concessioni autostradali lombarde, alla fine dell’anno scorso la tangenziale di Como era arrivata a contare 22mila passaggi al giorno: un dato positivo rispetto al recente passato e per gli obbiettivi fissati nel piano dell’opera, ma che è ancora poco se paragonato ad altre importanti arterie del territorio. Sull’ex Statale dei Giovi tra Fino Mornasco e Grandate passano 35mila veicoli al giorno, 45mila sull’ex Statale per Lecco tra Lipomo e Tavernerio.

«Questi dati fanno sorridere amaramente – dice Giuseppe Napoli, il sindaco di Fino Mornasco – nonostante questa infrastrutture le nostre strade locali restano bloccate». «Che la gratuità serva è pacifico – ragiona Valerio Perroni, il sindaco di Villa Guardia –, togliere il pedaggio incentiva l’uso. Ma è altrettanto vero che quella strada è monca, finisce nelle campagne di Albate e non esercita quindi la funzione di sgravamento del traffico dalle strade locali, che poi è il vero obiettivo che dovrebbe avere questa arteria».

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