«Impossibile vivere a Campione con 1250 euro al mese». I lavoratori delle pulizie del casinò chiedono stipendi adeguati

Protesta Il presidio davanti alla Casa da gioco. La Cisl: «Dramma sociale, subito una retribuzione dignitosa»

Annunciata da tempo, si è concretizzata sabato 29 aprile con una protesta dalle 10 della mattina fino alle prime ore del pomeriggio.

Il presidio dei lavoratori e delle lavoratrici delle pulizie del casinò di Campione d’Italia si sono ritrovati per protestare per i salari ritenuti troppo bassi. L’annuncio del presidio – che si è tenuto davanti all’ingresso della casa da gioco dell’enclave italiano in Canton Ticino – è stato dato direttamente dalla Fisascat Cisl che inutilmente aveva chiesto un tavolo istituzionale con Comune e società appaltatrice per dare soluzione alla vertenza relativa appunto a quelle che erano state definite le «drammatiche condizioni di salario sopportate da oltre un anno».

L’amministrazione comunale, si legge nel comunicato della sigla sindacale, «si è trincerata dietro un eloquente silenzio che mostra totale indifferenza per il dramma sociale che si sta consumando e che riguarda – giusto ricordarlo – cittadini campionesi».

Secondo Fisascat Cisl, «con salari di 1250 euro sostenere i costi dell’enclave è impossibile» e per questo la mobilitazione proseguirà fino a quando sarà garantita «una retribuzione dignitosa a lavoratrici e lavoratori dell’appalto».

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