La polizia svizzera sconfina in Italia
Potranno multarci fino a Grandate

Presentato il nuovo servizio di controllo congiunto tra Polstrada e Cantonale Traffico, viabilità, incidenti: la competenza si estende da Como a Mendrisio

Sfrecciare lungo l’autostrada A9 a velocità da autodromo o nel primo tratto della svizzera A2 oppure macinare chilometri lungo il confine con il tachigrafo del mezzo pesante di turno che ha sulle spalle ore e ore di viaggio da ieri è ancora più difficile. Merito di una prima assoluta, ovvero della collaborazione che vedrà fianco a fianco due volte al mese la Polstrada di Como (che fa capo al compartimento polizia stradale per la Lombardia) e il V reparto Gendarmeria della polizia cantonale.

Il tratto presidiato sarà quello che va dalla barriera di Grandate allo svincolo di Mendrisio e, per dirla con il commissario capo Filippo Franchi, alla guida della Polstrada di Como dal febbraio 2018, «una nostra macchina accanto ad una della polizia cantonale all’atto pratico rappresenta un segnale di collaborazione importante tra Paesi confinanti con risultati operativi che non tarderanno ad arrivare».

Per la verità, i primi segnali sono già arrivati ieri a metà mattinata (alle 9 il debutto ufficiale a Brogeda) quando all’altezza della stazione di servizio di Coldrerio la cantonale ha fermato e sanzionato un tir lussemburghese il cui conducente era alla guida da tante, troppe ore. Tutto questo sotto l’occhio vigile dei due agenti della Polstrada di Como.

Le regole d’ingaggio del nuovo servizio - 15 gli agenti italiani e 15 quelli ticinesi che hanno svolto lo scorso giugno una formazione ad hoc - prevedono che la gestione territoriale del servizio apparterrà alla Polstrada per l’Italia ed al V reparto Gendarmeria della polizia cantonale per il Ticino. Certo è che nel controllo del traffico pesante (un banco di prova sarà rappresentato dalle dogane chiuse in occasione delle festività svizzere) o nel primo intervento a seguito di incidenti, purtroppo frequenti nel tratto Grandate-Mendrisio, il filo diretto tra forze di polizia potrà giovare in maniera incisiva alla causa. In futuro, la collaborazione potrà poi essere estesa ai controlli della velocità mediante l’ausilio del telelaser.

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