L’addio a Giannino Brenna
«Adesso fate come lui»

Chiesa gremita a Lipomo per il funerale dell’imprenditore e protagonista della vita della città. Don Mario: «Non lasciate cadere il suo messaggio»

La chiesa parrocchiale di Lipomo conteneva a stento l’affetto e la commozione delle persone accorse a salutare per l’ultima volta Giannino Brenna, imprenditore, fondatore e titolare della stamperia di Lipomo, venuto a mancare domenica all’età di 84 anni.

Protagonista della vita economica del territorio, nato in una famiglia contadina, è stato capace di costruire con le proprie mani una delle più solide, brillanti e innovative realtà del tessile comasco. Non solo, un uomo sempre attento al prossimo e capace d’incarnare, nelle sue azioni, il senso più profondo della parola “caritas”. Lascia la moglie, Maria Teresa, e quattro figli, Gianluca, Rossella, Matteo e Marco. Non fiori ma donazioni all’associazione Il Mantello, è stata la richiesta dei famigliari.

Don Mario Moiola, parroco del paese fino al 2014, durante l’omelia ne ha ricordato le virtù: «Ha saputo davvero vivere, in prima persona, l’amore verso il prossimo. Aveva una grande umanità, apprezzabile in qualsiasi occasione. È riuscito, infatti, a creare rapporti eccezionali. È stato aperto e accogliente, non tradendo mai gli ideali di giustizia e bontà, presenti in tanti momenti della sua vita».

«Era sempre in giro – continua - si diceva dormisse poco, in piedi già all’alba. Passava nelle case di cura, negli ospedali, stava al fianco di chi aveva bisogno. Per questo mi rivolgo a voi: non lasciate cadere il suo messaggio. Il suo esempio ci dia la forza per realizzare un po’ di bene in modo concreto».

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