L’addio ad Arduino
«Mitico presidente
e papà meraviglioso»

Chiesa gremita a Cadorago per Francescucci

Una roccia, un guerriero, un gigante buono, ma anche un uomo meraviglioso con una grande finezza d’animo. Queste sono solo alcune delle descrizioni cucite nel ricordo di Arduino Francescucci nel giorno dei suoi funerali, lo storico presidente della Polisportiva di Fino Mornasco è salito in cielo all’età di 70 anni dopo aver a lungo combattuto contro una crudele malattia.

«Caro papà – queste parole, scritte dalla figlia Betty, sono state lette dal pulpito da una nipote – fin da piccolissima sono stata la tua ombra, tu eri il mio faro, i tuoi consigli per me erano perle di saggezza. Voglio ricordarti sorridente con le note della tua canzone preferita, “Meraviglioso”. Per me eri tu, caro papà, ad essere meraviglioso. Ti hanno definito roccia, guerriero, perché hai lottato fino alla fine e perché ti sei speso tutta la vita per regalare a tante comunità lo sport e un po’ di vita sociale. Adesso siamo sommersi dall’affetto delle persone che per te nutrivano grande stima. Grazie, sono stata una figlia fortunatissima».

La chiesa di San Martino a Cadorago, il paese dove Francescucci abitava, era davvero gremita, tra la folla si vedevano soprattutto schiere di ragazzine con le tute da ginnastica e i volti rigati dalle lacrime, pur senza legami di sangue consideravano Arduino un nonno acquisito.

C’era il sindaco Paolo Clerici, il collega di Fino Mornasco Giuseppe Napoli insieme al primo cittadino di Casnate Fabio Bulgheroni, si riconoscevano tanti amministratori locali dei paesi in cui opera la Polisportiva. Associazioni, volontari, penne nere, tutti hanno offerto il loro tributo al protagonista dello sport comasco originario della provincia di Frosinone

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