L’ex vicesindaco che si dimise nel 2020: «Stessi motivi, la storia si è ripetuta»

Brunate Violetta Bedendo aveva lasciato l’incarico due anni fa, al suo posto Laura Bianchi. «Saffioti non ha cambiato metodo, senza delegare a nessuno non è possibile avere un dialogo»

«Saffioti si è dimenticato del suo gruppo, che ha lavorato in modo coeso e che lo ha sostenuto più che ha potuto, ma quando ci sono ancora due anni davanti ogni sacrificio, se non supportato da un tentativo di cambiamento, è inutile - dice Violetta Bedendo, ex vice sindaco fino al luglio 2020, la prima a segnalare la difficoltà interna al gruppo di maggioranza dopo un anno dalle elezioni – I fatti parlano da soli, non torno su quella che è stata la mia esperienza di due anni fa, ho lasciato il posto ad altre due professioniste che hanno vissuto la mia stessa esperienza».

«Mille episodi»

«Mille episodi, ma il tema è sempre lo stesso – continua la manager di una multinazionale - qualcuno potrà pensare che si può andare avanti lo stesso anche senza condivisione, Brunate è un paesino piccolo, ma se un avvocato, un manager d’azienda, un architetto e un’insegnante danno le dimissioni, qualcosa di importante che non va c’è. Lui non ha cambiato metodo anche dopo la rottura di due anni fa. Il sindaco si è fatto in mille, lavorando da solo più del necessario, nessuno lo nega, ma non è questo che serviva, senza capacità di delegare, valorizzare il gruppo, non ci può essere dialogo».

«Non ha cambiato metodo anche dopo la rottura di due anni fa»

Laura Bianchi, che nel 2020 prese il posto della Bedendo in qualità di vicesindaco, è una delle tre donne che hanno detto no e che hanno lasciato l’amministrazione di Saverio Saffioti. Ora in Comune arriverà un commissario prefettizio e poi si andrà nuovamente al voto in primavera.

«Malgrado tutto quel che è successo ed i due anni difficili che si sono vissuti, l’esperienza dell’essere parte del consiglio comunale è molto positiva, l’ho sempre detto ai ragazzi: una delle cose più belle per chi vive in un territorio è far parte dell’amministrazione comunale, si capisce molto sia della bellezza che delle difficoltà, del sacrificio delle decisioni, dell’assumersi responsabilità, del saper dire di sì, ma anche di no».

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La prima frattura

Un’esperienza amministrativa che, come detto, si era pesantemente incrinata nel luglio 2020, quando si dimisero gli assessori Violetta Bedendo, che era anche vice sindaco e Sergio Baccaglini, e conclusa con l’ex vice sindaco Laura Bianchi e l’assessore Silvina Iparraguirre dimessesi dal ruolo di assessori e di consiglieri comunali prima della seduta del consiglio comunale del 28 luglio.

“Nel 2020 avevo criticato la scelta di Violetta e Sergio – aggiunge Laura Bianchi - ma poi mi sono ricreduta. Il sindaco non ha recepito le critiche che gli erano state mosse, non ha capito che la sua maggioranza esisteva e aveva a cuore il lavoro di squadra, oltre ad aver voce in capitolo, lui era lì perché c’era il gruppo. Da soli non si vale nulla, senza il gruppo non si governa.”

Si apre a Brunate un periodo in cui riflettere anche sul valore del vivere il paese insieme, dell’associazionismo, della partecipazione all’amministrazione del paese.

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