Mascherine, prime multe in centro
e sugli autobus a chi non ha le Ffp2

Oltre trecento persone controllate in città in un giorno dalla polizia

Prime multe in centro storico e sugli autobus per il mancato rispetto della normativa che prevede l’utilizzo delle mascherine Ffp2 sui mezzi del trasporto pubblico e le mascherine semplici all’aperto. Molti gli interventi della polizia di stato nel corso della giornata di mercoledì che si è chiusa con due denunce e due multe. In totale, solo sui mezzi pubblici, sono state controllate 147 persone al mattino e 159 al pomeriggio per un totale di 306 verifiche.

Il primo intervento, su chiamata dell’austista di un bus Asf, è avvenuto alle 11.30 in piazza Sar Rocco. Un passeggero – 48 anni dello Sri Lanka, regolare in Italia – viaggiava senza la mascherina obbligatoria Ffp2 e per questo motivo è stato multato. Altre due segnalazioni sono arrivate da via Palma a Rebbio (alle 12.20) e da via Carso in centro (alle 12.45). Anche in questo caso i passeggeri erano senza Ffp2 ma si sono allontanati prima dell’arrivo delle volanti della Polizia di Stato, sempre allertate dagli autisti dei bus di linea.

Denunce e multe

Episodio movimentato alle 19.35 a Ponte Chiasso, al capolinea della Linea 1 in partenza per San Fermo della Battaglia. Un marocchino di 37 anni, irregolare, prima ha cercato di salire sul bus senza Ffp2, poi ha iniziato ad inveire contro l’autista e il pullman colpendolo con calci e pugni. La corsa è saltata e il torpedone non ha potuto lasciare Ponte Chiasso. All’arrivo della polizia lo straniero non si è affatto calmato, fornendo anche false generalità. E’ stato denunciato a piede libero per l’interruzione del pubblico servizio e per le false attestazioni sull’identità.

La giornata calda sul fronte dei controlli in merito al regolare utilizzo delle mascherine è proseguita poi in centro storico. I poliziotti che pattugliavano a piedi via Vittorio Emanuele si sono avvicinati ad una signora britannica che era senza mascherina, invitandola ad indossare il dispositivo di protezione individuale. La donna – 43 anni, sposata e residente in provincia di Varese – ha prima rifiutato di indossare la mascherina obbligatoria, poi è addirittura entrata in un negozio sempre seguita agli agenti. Sul posto si è presentato il marito, che ha fatto riferimento ad una presunta esenzione dall’uso del dispositivo di protezione, senza tuttavia fornire documenti a supporto di quanto sostenuto. La donna, che alla fine ha indossato la mascherina, è stata comunque multata e pure denunciata a piede libero per essersi rifiutata di fornire indicazioni sulla propria identità.
M.Pev.

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