Nido di Cernobbio, i genitori non si fidano
La metà rinuncia a portare i figli

Cernobbio: il caso dei maltrattamenti da parte della maestra ha lasciato un segno in città. Il Comune corre ai ripari con un bando nuovo

Il caso dei maltrattamenti all’asilo nido ha lasciato un segno indelebile nella comunità e, come era prevedibile, anche un calo di fiducia nel servizio. La metà dei genitori ha infatti rinunciato all’ammissione dei propri figli.

È quanto ha spiegato il vice sindaco Maria Angela Ferradini nell’ultima seduta del consiglio comunale, informando i partecipanti sull’attuale situazione. E dopo mesi di unità d’intenti arriva una spaccatura con la minoranza per il bando di co-progettazione per la gestione della struttura il prossimo anno scolastico.

Dopo il trauma per quanto accaduto, l’amministrazione ha messo in atto una serie di provvedimenti. «Sono stati nominati due supervisori – ha spiegato Ferradini - uno si è occupato delle famiglie dei bambini e in particolar modo dei lattanti, che sono stati i più interessati al problema. Un altro si è occupato degli educatori».

In questi mesi sono stati diversi gli incontri, sia di gruppo che con le singole famiglie, incontri che stanno proseguendo. Una scelta che a detta delle stesse famiglie e degli operatori è stata accolta in modo positivo. Altro provvedimento è stato quello di convocare nuovamente il comitato di gestione dell’asilo nido. «Con la fine di giugno e dell’anno scolastico è terminato il contratto di co-progettazione esistente – ha aggiunto Ferradini – E’ stato preparato un nuovo bando che scadrà il 22 luglio, il 26 luglio verranno aperte le buste e ci sarà l’affidamento».

L’articolo completo su La Provincia di sabato 20 luglio

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