Orticolario e la luna
«Quante credenze»

Il chiarore lunare, con la fucsia, è la protagonista

dell’evento del week end a Villa Erba di Cernobbio

In “Jack e il fagiolo magico”, fiaba celeberrima, la pianta di leguminosa cresceva a dismisura di notte, complice la luna. Scuote il capo, la professoressa Eva Boasso Ormezzano, naturalista, docente, autrice del best seller “Ortensie e idrangee” (L’artistica editrice). Proprio da “La luna e i fagioli” muoverà la conversazione della scienziata a Orticolario, sabato 30 settembre, alle 17.30, al Cerchio dei faggi, nel prato della Villa antica. La rassegna di giardinaggio evoluto è dedicata sia alla Luna, sia al fiore della fucsia. Oggi su La Provincia questa intervista; domani un inserto - gratuito - di 16 pagine con programma, interviste, articoli, curiosità e una ricetta.

Che c’entra la luna con i fagioli?

Nulla - risponde Eva Boasso Ormezzano, protagonista anche dei laboratori per i bambini, dove insegnerà a costruire un erbario -. L’influsso su questa leguminosa, come pure sulla semina o sulla potatura, è frutto di credenze popolari antichissime.

Che hanno ancora credito.

Certo, ma senza che vi siano dati scientifici a loro supporto. Pensiamo alle nascite: non è assolutamente vero che le fasi lunari influenzino il sesso del nascituro (luna piena-luna crescente: femmina, luna nuova-luna calante: maschio), né l’aumento dei parti, come spiegherò a Orticolario, sulla base empirica di 5 milioni di nascite. Aggiungo che oggi la “fase calante” dei parti avviene nel week end, quando non sono programmati i cesarei.

Cosa c’è di vero sul fatto che è meglio tagliare i capelli nella fase crescente della luna?

Proprio niente! Anche questa è una relazione astrale del tutto infondata.

Quali fenomeni ne sono, invece, sicuramente influenzati?

Le maree. Le persone che non vivono al mare non si rendono conto a sufficienza di questo fattore attrattivo. Lo dimostrano i turisti che restano intrappolati a Mont Saint Michel e vengono tratti in salvo dagli elicotteri. Anche l’atmosfera risente del potere attrattivo lunare. Per non dire della crosta terrestre.

Vuol dire che il suolo si solleva?

Sì, anche se in modo per noi impercettibile: ne abbiamo la conferma attraverso i satelliti.

Come si sono formate le credenze?

Hanno un’origine antichissima, pre-scientifica, collegata alla civiltà rurale, che aveva nell’osservazione della natura il solo termine di riferimento per la spiegazione dei fenomeni.

E la relazione del chiarore lunare con l’amore o l’inquietudine?

Da “Cyrano de Bergerac” di Edmond Rostand a Giacomo Leopardi, solo per citare due giganti della letteratura, la luna ha suscitato - questo sì - un’attrazione continua. Ma qui, davvero, non bisogna cercare una spiegazione scientifica.

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