Poco cibo nei piatti
Mamme furiose
Sciopero della retta

Clamorosa protesta in via Fiume

«Porzioni scarse, ora paghiamo solo metà bollettino»

L’ultimo episodio: ai bimbi non più di otto ravioli

Poca pappa a scuola: scatta lo sciopero del bollettino. Un gruppo di mamme, con i figli in una classe quarta delle primarie di via Fiume, è intenzionata a pagare dal prossimo bollettino solo la metà della retta per la mensa.

Da quest’anno l’Asl ha introdotto nuove linee guida costruendo menù con diete più sane ed equilibrate, i genitori però parlano di porzioni scarse, di intransigenza nelle dosi e nelle scelte, di un servizio scaduto anche nella qualità.

Per capire cosa spinge alcuni genitori alla disobbedienza (il bollettino per la mensa costa circa 90 euro al mese a figlio) possiamo raccontare un fatto accaduto proprio ieri mattina nella scuola di via Fiume, uno dei tanti che si somma alle svariate testimonianze delle ultime settimane. «Nel piatto ieri a mezzogiorno mia figlia aveva otto ravioli di numero - racconta Elsa Correnti, genitore con i figli nella scuola primaria - Ha chiesto il bis, ma niente, non le hanno concesso un raviolo di più. È tornata a casa a piangere. Ora io capisco tutto, non sono una delle scioperanti, mia figlia però non fa i capricci, mangia sempre bene. Può darsi non ami i cavoletti di Bruxelles, cosa che credo sia comune ai più, ma a casa divora i suoi cento grammi di pasta. Sia chiaro: non è sovrappeso, anzi è magra come un chiodo».

Niente obesità, niente nasi arricciati davanti al piatto, eppure niente bis. La risposta dei docenti a riguardo è sempre la solita: per ragioni educative prima si mangia tutta la verdura, poi, eventualmente, viene concesso il bis, ma non sempre e solo per le cose che piacciono di più.

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