Presepi fuori stagione
In cento a Tavernerio

Al Santa Claus l’incontro con Fabio Modeo che vive a Taranto ed è uno dei massimi esperti

Buon Natale! Ah, no: è solo maggio. Fare il presepe a metà maggio e pensare già a Natale. Questo è successo sabato al workshop, organizzato nella sede della Santa Claus di Tavernerio, azienda che da oltre cinquant’anni si occupa di decorazioni e articolo natalizi.

Complice il tempo meteorologico, con temperature più da novembre che da maggio, la giornata si è ben conciliata con il ritrovo dei presepisti. Se per gran parte della gente il rito del presepe impegna lo stretto necessario dei primi giorni di dicembre, quando le case si riempiono di presepi e presepini che la tradizione vuole vengano accesi all’8 dicembre, solennità dell’Immacolata Concezione, per gli appassionati il presepe è un impegno di progettazione, ricerca e preparazione che dura dodici mesi su dodici.

Oltre cento appassionati di presepismo si sono ritrovati per una giornata di lavoro che ha visto protagonista il giovane Fabio Modeo, 31 anni, di Statte, in provincia di Taranto, che è uno dei massi esperti del settore, che ha fatto della sua passione una vera professione da mettere a disposizione degli altri, sia dei principianti, sia di coloro che già da molti anni portano avanti l’arte e la missione di fare i presepi. «Ho coltivato questa passione fin da quando ero adolescente e avevo 16 o 17 anni – racconta Modeo – Mi sono sempre appassionato al modellismo, alle scenografie e alle riproduzioni. Attenzione e passione che poi ho impegnato per i presepi».

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