Primi soldi a Campione
Ma non bastano

Contributo dello Stato di 5 milioni di euro anche se ne servirebbero 14 soltanto per gli stipendi arretrati

Sono in arrivo 5 milioni di euro da Roma per pagare i debiti del comune di Campione d’Italia. Ma il buco finanziario - e limitandoci ai soli stipendi arretrati dei dipendenti comunali - è grande tre volte tanto. In altre parole, una boccata d’ossigeno ma nulla di più.

Ma andiamo dal principio. La Commissione finanza e bilancio della Camera ha infatti approvato un emendamento che istituisce un contributo straordinario per l’ente pubblico campionese pari a 5 milioni di euro l’anno, a partire dal 2019.

«Sono risorse necessarie per rimettere in funzione i servizi del Comune e garantirli così ai cittadini» ha spiegato Stefano Candiani, il sottosegretario varesino con delega alla finanza locale.

Con questo tesoretto sarà davvero possibile far ripartire l’orologio di Campione d’Italia, fermo alla chiusura del Casinò decisa ormai nel luglio dell’anno scorso? «Sono fondi vincolati alla gestione del Comune – risponde a questo proposito Giorgio Zanzi, il commissario prefettizio chiamato a guidare il Comune in dissesto economico – dunque potremo usarli solo per pagare i debiti dell’ente. Le bollette, le manutenzioni più urgenti e qualche mensilità dei dipendenti. Non esauriremo così le nostre impellenze, ma certo occorre ringraziare chi a Roma si sta spendendo per tentare di risolvere le criticità di questa comunità».

I dipendenti in Comune almeno fino all’anno scorso, prima di trasferimenti e pensionamenti, erano 100, con una busta paga in media da 10mila euro. Le mensilità arretrate sono 14, il conto dunque ammonta a circa 14 milioni di euro.

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