«Scoppiano tutti i tubi, metta l’oro qui». La nonnina di 85 respinge il truffatore

Tavernerio Lo sconosciuto si è presentato come addetto del Comune. Ha insistito per telefonare alla nuova e alla fine il malvivente ha desistito

Tornano in azione i truffatori che mettono in scena il raggiro dell’acqua contaminata per derubare gli anziani di soldi e di oro. Questa volta però la vittima, una signora di 85 anni, residente in via Benedetto Croce, quando ha capito che c’era la malaparata, non ha ceduto, mettendo lei in confusione il ladro, finto tecnico dell’acqua, che ha preso e se l’è data a gambe.

L’episodio è avvenuto in pieno centro paese, lungo la strada che collega via Provinciale alla zona della chiesa parrocchiale dell’Eucarestia. Per fortuna il colpo non è andato in porto, ma la signora e i familiari sono comprensibilmente spaventati e preoccupati per l’accaduto. A raccontare quello che è successo è il figlio della vittima del tentato raggiro. «Un uomo magro, alto circa un metro e settanta, con berretto blu e mascherina, si è introdotto in casa, esibendo un tesserino e spacciandosi per inviato dal Comune – racconta il figlio - Il soggetto ha riferito di dover controllare l’acqua del rubinetto perché fortemente inquinata, tanto che una tale signora Molteni era stata ricoverata in ospedale per l’intossicazione citando altri cognomi della zona». Le tecniche e il modus operandi del raggiro con la truffa dell’acqua sono sempre quelle: il ladro, oltre a spacciarsi per un finto tecnico dell’acqua mandato dal Comune, ha cercato di ottenere la fiducia della signora, citando cognomi diffusi nella zona. L’anziana signora inizialmente si è fidata. «Lo stesso individuo l’ha invitata a verificare, aprendo l’acqua del rubinetto, avvicinandosi con un’apparecchiatura gialla, dalla quale ha probabilmente fatto uscire del liquido colorante e maleodorante – prosegue nel racconto il figlio - Ha spiegato che era necessario che mettesse l’oro in suo possesso nel frigorifero per evitare di fare scoppiare le tubature, attendendo all’esterno dell’abitazione».

Palese il tentativo di raggiro per derubare l’anziana malcapitata, ma la signora è stata lucida e molto più furba del ladro stesso, come sottolinea il figlio: «Intuito il tentativo di truffa, ha stoppato il malintenzionato, dicendo che prima di fare qualsiasi cosa avrebbe interpellato la nuora – racconta il figlio - Il lestofante a quel punto le ha detto di non usare il telefono perché le interferenze avrebbero causato lo scoppio delle condutture. La sua risposta decisa, “I tubi sono miei e se scoppiano sono problemi miei”, ha disorientato il malvivente che se l’è data a gambe».

La signora ha immediatamente allertato i Carabinieri di Albate e i familiari, vista l’ora, hanno allertato anche le signore anziane che uscivano dalla messa. Dai familiari arriva l’invito a prestare la massima attenzione.

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