«Tangenziale, no al pedaggio»
Maroni ai sindaci: «Pagatelo voi»

Presentato il comitato degli amministratori locali. Il presidente della Regione replica: «Decide il governo, non noi. Se i sindaci sono contrari paghino loro...»

Una trentina di sindaci della provincia di Como hanno lanciato la mobilitazione contro il pedaggio sul primo lotto della tangenziale di Como. Alla presentazione in Comune erano presenti Como, Bulgarograsso, Villa Guardia, Grandate, Lurate Caccivio, Albese, Ponte Lambro, Lambrugo, Merone, Lurago d’Erba, Lipomo, ma in totale sono circa 30 gli aderenti.

Verrà presentato un documento in tutte le amministrazioni per chiedere «di non tariffare le relazioni est/ovest-nord per rendere appetibile l’utilizzo dell’infrastruttura viaria e di applicare un pedaggio sostenibile per tutte le connessioni tra la Pedemontana e la A9 in entrata e in uscita» e «di ridefinire l’eventuale mancato incasso dal tratto di tangenziale di nuova realizzazione con una diversa redistribuzione dei ricavi dei singoli pedaggi riferibili a tutte le connessioni in entrata e in uscita dall’autostrada A9, in particolare a valle della barriera di esazione di Grandate».

Partita anche una raccolta firme alla Uil, alla Cna e a breve saranno comunicati i dettagli di dove si può firmare la petizione. On line c’è il gruppo “NO al pedaggio per la tangenziale di COMO”.

Il presidente della Regione Roberto Maroni ha replicato in serata ai microfoni del Tg3 regionale: «Le delibere sono del Cipe, le tariffe sono state fissate dal governo e noi come Regione Lombardia non abbiamo possibilità di intervenire. I sindaci sono contrari? Benissimo: paghino loro il pedaggio per i loro concittadini e il problema è risolto».

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