Tavernerio, ponte è sicuro, anzi no
L’assessore sotto accusa

Chiusa una corsia del viadotto nonostante le rassicurazioni

«Siamo di fronte a una situazione inaccettabile. L’assessore ai lavori pubblici faccia una riflessione e ne tragga le conseguenze». Esplode la polemica sulla chiusura del ponte vecchio tra via Vittorio Veneto e via Roma e con queste parole l’ex sindaco, ora capogruppo di minoranza, Rossella Radice, va all’attacco dell’assessore, Paolo Lazzaroni.

Uno scontro che si consuma sullo stato del ponte, chiuso lo scorso venerdì: una chiusura parziale che riguarda solamente la corsia di destra, salendo verso il centro storico del paese. Parziale perché ha riguardato solo la parte più vecchia del ponte, quella che dovrebbe risalire all’inizio del Novecento.

È stato quindi istituito un senso unico alternato e sul ponte vecchio, che aveva resistito anche all’alluvione del Cosia dell’8 novembre 1951 che aveva causato 16 morti, nessuno può passare né a piedi, né tanto meno in macchina o con mezzi motorizzati.

I problemi di tenuta riguardano quindi il ponte più antico. Per questo motivo è stata disposta la chiusura della corsia di destra, per chi sale: in questo moto mezzi e automobili sono costretti obbligatoriamente a passare sulla parte nuova del ponte, evitando di transitare sulla parte vecchia. Le verifiche effettuate dall’ingegner Gabriele Cappelletti, incaricato dal Comune di effettuare una verifica statica, hanno messo in luce una situazione che potrebbe non garantire la sicurezza del manufatto e l’incolumità di pedoni e automobilisti.

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