«Tolga la bandiera dalla finestra»
Battaglia tra inquilini per il Tricolore

Lipomo: fa discutere la richiesta avanzata all’amministratore del condominio del centro. E lei risponde: «Non se ne parla neppure»

“Dica a quella signora di togliere la bandiera dalla finestra”. È stata questa, parola più o parola meno, la richiesta che l’inquilino di un condominio del centro paese ha presentato all’amministratore del palazzo, invitandolo ad intervenire. Cosa fatta anche se, ovviamente, ha ricevuto un netto diniego ad acconsentire alla richiesta. Non solo: offesa nel sentimento patrio ha reso noto a tutti la vicenda, trasformando la vicenda in un autentico caso.

Un caso bizzarro, ad onor del vero, perché - secondo quanto disposto dal ceriminale della presidenza del Consiglio - «un privato può esporre la bandiera italiana a condizione che ne rispetti il decoro».

Dice la donna: «Sono italiana e come tale voglio esprimere il mio sentimento verso la Patria. Lo faccio sia nelle varie ricorrenze, sia quando gioca la nazionale o quando corre la Ferrari. O per tifare Italia sostenendo le ragazze della nazionale femminile di calcio impegnata nella finale mondiale. La bandiera è un simbolo che ci lega all’Italia. Ne vado fiera». E soprattutto non la rimuoverà. Condivide la presa di posizione l’assessore alla Cultura, Beppe Rigamonti. «La bandiera non offende nessuno, sventola insieme ai valori della nostra Costituzione».

L’articolo completo su La Provincia di mercoledì 12 giugno

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