Torna a vivere la cappelletta. Ristrutturata dai volontari

Tavernerio Sistemata la chiesa della Beata Vergine Addolorata a Ponzate. Dopo un periodo di abbandono, il progetto di recupero avviato nel 2014

Torna a risplendere e a rivivere la cappellina della Beata Vergine Addolorata, nella frazione montana di Ponzate, grazie ai volontari ponzatesi e all’amministrazione comunale.

Alla testa della valle del Frassino, trenta metri a monte del cimitero di Ponzate, si trova questo piccolo gioiello della storia devozionale del territorio. A partire dagli anni Ottanta del secolo scorso, come ricorda lo storico e volontario della frazione Ermanno Trombetta, fu proposto di sistemare la vecchia chiesetta, ma la situazione proprietaria dell’immobile aveva fatto naufragare l’iniziativa. Dopo un periodo di abbandono, ormai caduta in rovina e nascosta da rovi e sterpaglie, finalmente nel 2014 il progetto di recupero della struttura, predisposto da un gruppo di volontari con il coinvolgimento dell’amministrazione comunale, si concluse con la sottoscrizione di un contratto di comodato d’uso a favore del Comune e l’approvazione del progetto di massima per il restauro, a cura dei volontari, della chiesetta e di quel che rimaneva del fabbricato del crotto. L’obiettivo era il ripristino funzionale della chiesetta e, per la parte rimanente del fabbricato, la formazione di una terrazza panoramica di osservazione sulla valle sottostante e sul Boletto con la salvaguardia del crotto sottostante.

I lavori

«L’intervento dei volontari ha riguardato prioritariamente la bonifica del terreno circostante con la rimozione del materiale di scarto e degli arbusti, e la salvaguardia della parte posteriore della struttura (crotto a volta) – come spiega Trombetta - Grazie alla contribuzione del Comune, che ha assicurato la fornitura di sabbia e cemento, e di privati, con materiale edilizio e fondi, sono iniziati i lavori, seguendo l’elaborato progettuale predisposto dal gruppo dei progettisti volontari».

A partire dal 2016 l’intervento di consolidamento. I lavori sono continuati, grazie alla caparbietà dei volontari, con le rinzaffature a vista della muratura interna ed esterna, la sistemazione dei pluviali, la protezione dei muri perimetrali e una ringhiera di protezione, la posa del serramento della finestrella, l’illuminazione dell’interno della chiesetta con un faretto, e con la messa in sede dell’altare e dei bassorilievi.

Sabato alle 10 si terrà la benedizione, alla presenza del parroco, don Paolo Busato. Seguiranno musiche di Milo Molteni. Alle 21 un’elevazione spirituale nella chiesa di Santa Brigida. Ponzate riscopre la sua storia secolare. La chiesetta risale a tempi molto remoti: carte antiche riportano che «nel 1640 la chiesa di Santa Brigida cedeva alle monache del Monastero di San Lorenzo una cappelletta quasi del tutto ruinata e senza tetto, onde cessando qualche divozione del popolo si rende quasi inutile, anzi essendovi il crotto serviva ai figlioli per giocare».

La storia

Fu ricostruita verso la fine del 1700 con il contributo della comunità. Nel 1884, con una delibera dell’allora Comune di Ponzate, la costruzione assunse la funzione di lazzaretto del paese per eventuali epidemie. La cappelletta, come sottolinea Trombetta, è da sempre considerata un luogo dove portare le sofferenze.

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