Un sospettato per la morte di Gaetano
Il pirata è tornato sul luogo della tragedia

Verso una svolta la caccia all’automobilista che ha travolto il giovane in via Paoli

Potrebbe essere a una svolta l’inchiesta della polizia sull’automobilista che, dieci giorni fa, ha investito e ucciso Gaetano Banfi senza prestargli soccorso. Negli ultimi giorni, infatti, la lista delle persone sospettate di aver travolto il giovane di Rebbio, trovato in fin di vita con una profonda ferita alla testa lungo la rampa di via Paoli che scende dalla zona del Driver verso quella dell’inceneritore, si sarebbe via via ridotta fino a lasciare, sul taccuino degli investigatori, un solo nome.

Si tratterebbe di un’automobilista che, nella notte tra sabato 12 e domenica 13 ottobre, si trovava alla guida di una vettura scura ripresa da più di una telecamera nelle vicinanze del luogo dell’investimento mortale.

Da quanto ricostruito l’auto è stata notata per ben due volte nell’arco di una decina di minuti al massimo. Una circostanza, questa, che consente di ipotizzare che il pirata della strada a cui i poliziotti stanno dando la caccia, sia tornato sul luogo dell’investimento dopo l’incidente. Non è escluso che l’automobilista - ma questo lo potrà dire solo lui, se e quando sarà chiamato a rendere conto di quella tragica domenica mattina - complice il buio e il fatto che Gaetano Banfi si trovasse a terra, forse colto da malore, in una zona particolarmente buia e stretta, senza marciapiede - non si sia resto conto immediatamente di aver investito una persona. E, proprio per questo, potrebbe essere tornato indietro per comprendere cosa fosse accaduto.

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