Vacanze green tra Italia e Svizzera
“Insubriparks”, piano da 2 milioni

Nasce l’alleanza transfrontaliera: 5 parchi puntano sul turismo. Ieri la presentazione. Capofila è San Fermo con la Spina Verde: «Una collaborazione che avrà ricadute economiche»

Si chiama Insubriparks ed è un progetto, finanziato con circa 2 milioni di euro dei fondi Interreg, che creerà un nuovo marchio per il turismo green nella regione dei parchi insubrici. E il parco regionale della Spina Verde è il capofila italiano di questa iniziativa.

La bandiera Italiana, quella Svizzera e quella dell’Unione Europea sono fianco a fianco perché il progetto Insubriparks è uno tra quelli contemplati nella cooperazione Italia-Svizzera.

La presentazione di questo progetto, che è già al via e per iol quale è già operativo un tavolo di lavoro che si completerà nel 2021, è stata fatta ieri al “Pirellino” di Como. In sintesi, il Parco Regionale Spina Verde (capofila del progetto parte Italia), il parco Campo dei Fiori, Il Parco Pineta (entrambi in provincia di Varese), il Politecnico di Milano e l’associazione Provalmulini per quanto concerne l’Italia.

E poi la Supsi, scuola universitaria professionale delle Svizzera italiana (capofila del progetto parte Svizzera), il parco Gole del Breggia e il Parco del Penz di Chiasso per la Svizzera, oltre l’Organizzazione Turistica Regionale del Mendrisiotto e del Basso Ceresio stanno lavorando per una piattaforma che proponga i parchi insubrici non solo dal punto di vista naturalistico, ma anche da quello della ricettività eco-turistica e culturale, in sinergia con la proposta turistica del Lago di Como e del Mendrisiotto.

Un po’ come dire: «togliamo i confini ai parchi regionali», riprendendo le parole del presidente del consiglio regionale lombardo, Alessandro Fermi: «La natura unisce questi territori dell’Insubria, e attraverso la cooperazione e le attività di marketing si va verso una nuova mission dei parchi e delle associazioni dell’area, che rappresenteranno il futuro dei diversi enti di questa zona».

«Ci siamo impegnati facendo squadra per valorizzare al meglio e far conoscere le offerte che possiamo dare per il benessere ambientale in un territorio molto urbanizzato» diceGiorgio Casati, presidente della Spina Verde

E aggiunge: «Si tratta di un partnerariato costruito in modo attivo, serio, non solo di facciata ed avrà ricadute anche economiche importanti sul territorio creando un nuovo flusso di turismo culturale con l’ausilio di nuove tecnologie. Avremo tipologie di intervento diverse, che mostreremo in un convegno che si terrà a primavera».

© RIPRODUZIONE RISERVATA