Valichi, la Svizzera apre solo a Varese
Maslianico e Valmara restano chiusi

La decisione di Berna gela migliaia di frontalieri lariani che dal 4 maggio speravano di entrare in Canton Ticino anche dai due valichi comaschi

Doccia fredda, anzi gelata, per i frontalieri comaschi della cintura cittadina, del lago e della Val d’Intelvi. Da lunedì 4 maggio 2020, come anticipato da Berna, riapriranno tre valichi minori, ma tutti e tre ricadono su Varese: si tratta Ponte Cremenaga, Brusino Arsizio e Ligornetto. Verranno aperti negli orari “dei frontalieri”. Restano chiusi, anzi sbarrati, i valichi di Pizzamiglio-Maslianico e Arogno (sotto la Valmara, Alta Valle Intelvi), nonostante la mobilitazione dei politici comaschi a tutti i livelli istituzionali. L’annuncio ufficiale delle tre riaperture (parziali) è stato dato venerdì 1 maggio alle 17.30 dall’Amministrazione federale delle Dogane, che ha confermato «l’aumento del traffico del 10% in corrispondenza dei valichi». Per Pizzamiglio e Arogno se ne riparla l’11 maggio, nonostante gran parte delle attività in Ticino abbia ripreso (quasi) a pieno regime già dalla scorsa settimana.

Marco Palumbo

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