Accusata di aver sedotto e rapinato otto uomini. Il giudice ha deciso: vada a processo

Il caso Comasca sotto accusa per aver narcotizzato e poi derubato degli uomini è stata rinviata a giudizio. Niente perizia psichiatrica

Tiziana Morandi, 47 di Como, accusata dalla procura di Monza di aver circuito uomo per poi somministrare dei farmaci per intontirli e rapinarli, è stata rinviata a giudizio. L’udienza a suo carico si aprirà nel mese di aprile.

È questa la decisione che è stata presa ieri mattina dal giudice dell’udienza preliminare che ha anche respinto l’istanza di una perizia psichiatrica che era stata chiesta dalla difesa, rappresentata dall’avvocato Alessia Pontenani. «La signora ha avuto problemi di salute – aveva commentato la legale che la assiste – Voglio appurare se questi possano aver influito sulla capacità di stare in giudizio. Per questo abbiamo chiesto al giudice la perizia». Iniziativa che tuttavia non è stata accolta. Sono caduti due dei 19 capi di imputazione. Sul tavolo, tuttavia, rimangono ancora molte contestazioni che parlano di rapina ma anche di lesioni e di utilizzo indebito delle carte di credito.

Sarebbero nove, secondo la Procura di Monza, le persone raggirate che in precedenza sarebbero state anche narcotizzate. La donna – cresciuta a Rebbio, oggi residente a Roncello in provincia di Monza Brianza – si era avvalsa (nei giorni dell’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare) della facoltà di non rispondere ed in seguito era finita in ospedale per le precarie condizioni di salute. Dopo la chiusura delle indagini , aveva scelto di parlare. Un interrogatorio che era durato pochi minuti in cui la donna, depositando anche una memoria manoscritta, aveva negato ogni addebito. Nove persone invece l’avevano accusata di essere una sorta di “Mantide” che circuiva gli uomini – anche anziani, alcuni contattati sui social – per poi portarle via beni dopo aver somministrato loro benzodiazepine. Tra le vittime dei suoi raggiri c’è anche un uomo di Mariano Comense.

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