Addio Nazzarena Bortolaso
Era l’anima di Miniartextil

Si è spenta dopo una lunga malattia la fondatrice della rassegna Ha portato il tessile in tutto il mondo, con una modalità inedita e vincente

Si è spenta, dopo una lotta tenace contro la malattia, Nazzarena Bortolaso , imprenditrice comasca, assieme a Donato Ballerini e Sergio Albanesi per tanti anni alla guida del marchio Oman, torrefazione nata nel 1948. Lascia i figli Paola e Jacopo.

Con lei Miniartextil ha perso la sua cofondatrice e Como vede andarsene una delle personalità più eclettiche e visionarie in campo artistico. Nazzarena Bortolaso, classe 1955, per più di trent’anni ha dato vita, assieme a Mimmo Totaro , a questa rassegna che dalla convalle ha raggiunto tutto il mondo, facendo circolare miglia di artisti e le loro opere, promuovendo una delle realtà che, da sempre, caratterizza la nostra città – quella del tessile – con una forma originale e inedita. La “fiber art” era praticamente sconosciuta non solo qui, ma in Italia prima che, nel 1991, non nascesse Miniartextil.

«Nel gennaio di quell’anno alla galleria Il Punto di Genova si tenne una mostra di minitessili a cui partecipava anche Mimmo Totaro – aveva raccontato – Visitando quell’esposizione mi sono immediatamente chiesta come fosse possibile che una mostra d’arte tessile si tenesse in Liguria e non a Como, con la sua tradizione serica. Ho subito chiesto a tutti gli artisti di poter esporre le loro opere anche sul Lario. Ho incontrato il professor Emilio Russo , all’epoca in consiglio comunale, che credette nella bontà del progetto e ottenne la concessione del Chiostrino di Santa Eufemia. È iniziato tutto così, senza finanziamenti, senza sostegni se non quello di un amico imprenditore che ha coperto le piccole spese. L’8 marzo del 1991 venne inaugurata la prima edizione di Miniartextil, curata da Luigi Cavadini ».

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