Aggredito mentre tornava a casa
Prima condanna, esclusa la rapina

Un anno e due mesi per lesioni a un giovane di Laglio. A processo altri 4

Sono accusati di aver aggredito e picchiato un avvocato un anno fa a Como

Una condanna e quattro rinvii a giudizio. Si è chiusa così l’udienza preliminare a carico dei cinque imputati accusati dalla Procura di aver aggredito e rapinato un avvocato che stava rientrando a casa dopo aver finito di lavorare. Botte pesanti se è vero, come confermano i referti ospedalieri, che la prognosi per lui fu di 35 giorni. Sotto accusa cinque giovani che, secondo la Procura, si sarebbero resi protagonisti della zuffa avvenuta il 26 febbraio dello scorso anno tra via Bossi e via Oriani.

Ieri mattina il giudice delle udienze preliminari, Luciano Storaci, ha condannato l’unico dei cinque giovani finiti sotto inchiesta che aveva chiesto di poter essere giudicato con rito abbreviato.

Riccardo Fazio, 19 anni di Laglio, è stato condannato a una pena di un anno e due mesi per il solo reato di lesioni. Il giudice infatti - nonostante il pubblico ministero avesse sollecitato una pena ben più alta a 2 anni e 8 mesi - lo ha ritenuto non colpevole per quanto riguarda il capo d’imputazione relativo alla rapina.

Secondo la ricostruzione compiuta dai carabinieri e dalla Procura dopo il pestaggio l’avvocato comasco sarebbe stato derubato della valigetta ventiquattr’ore (da qui l’accusa di rapina).

L’avvocato Alberto Venco, difensore di Fazio, aveva sollecitato l’assoluzione ritenendo che il suo cliente nulla aveva a che fare con quanto avvenuto quel giorno in via Bossi, ma il giudice ha accolto solo parzialmente le conclusioni del legale del giovane.

Resta, invece, la contestazione anche di rapina per gli altri quattro giovani imputati, i quali continuano - pure loro - a respingere l’accusa e hanno deciso di difendersi in aula, a processo.

Il giudice ha quindi rinviato a giudizio Zenedine Nsir, 20 anni di Maslianico, Daniel Cantinazzi, 20, di Como, Riccardo Monzù, di Como, 20 anni e Alex Rimoldi. I quattro compariranno davanti ai giudice del Tribunale il prossimo 14 settembre.

I difensori dei quattro ragazzi - gli avvocati Valentina Pillosio, Rita Mallone, Daniela Vigliotti e Pasquale Iovine hanno tutti quanti sollecitato il non luogo a procedere, nel corso della loro arringa, ma il giudice ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio del pubblico ministero Antonio Nalesso.

Per il prossimo settembre, quando la vicenda approderà in aula, gli avvocati degli imputati sperano anche di poter trovare la donna che, secondo quanto riferito dai loro clienti, il 26 febbraio dello scorso anno avrebbe assistito alle fasi iniziali del diverbio tra il gruppo di ragazzi e l’avvocato.

Il professionista vittima dell’aggressione, dal canto suo, si è costituito parte civile nominando come difensore l’avvocato Antonio Zito. E chiede agli imputati 80mila euro di danni.n 

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