«Aiutatemi, ho strangolato mia moglie»
La donna in ospedale, ma non è grave

Dramma sfiorato nella notte a Rebbio

Quando carabinieri e automedica sono arrivati a Rebbio, nel cuore della notte, sirene spiegate, temevano di dover essere testimoni di un omicidio. Invece, fortunatamente, la donna aggredita dal marito, che quest’ultimo si era convinto di avere ucciso, era soltanto svenuta.

È un dramma famigliare che non si è tramutato in tragedia, quello avvenuto nella notte tra mercoledì e ieri a Rebbio, dove un pensionato di 86 anni ha messo le mani al collo alla moglie ottantunenne in un momento di esasperazione. Sia lei che lui, ora, sono ricoverati in ospedale. Lei con un segno al collo, ma nessuna lesione seria. Lui in stato di choc e molto provato psicologicamente. A carico dell’uomo non è stato preso alcun provvedimento e, in ogni caso, carabinieri e Procura non sembrano intenzionati di procedere per tentato omicidio, visto che la forza esercitata nei confronti della donna, per quanto anziana, non è stata tale da poter causare il decesso. L’allarme è scattato attorno all’una del mattino. Da quanto si è appreso la donna soffre, da tempo, di problemi di natura psichica. Questo causa tensioni e discussioni. L’ultima, appunto, nella notte tra mercoledì e ieri quando l’uomo - il quale ai carabinieri del nucleo investigativo ha riferito di essere arrivato all’esasperazione - ha messo le mani al collo della moglie. La donna è caduta a terra e ha perso conoscenza. Il marito, convinto di averla uccisa, ha quindi chiamato il nipote per chiedere aiuto. È stato quest’ultimo ad allertare il 112.

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