Allarme furti nel Comasco:
in un anno svaligiate 900 case

E in due anni aumento del 40% dei colpi messi a segno in provincia secondo i dati elaborati dalla procura. Risolto meno del 13% dei casi

I furti continuano ad aumentare in tutta la provincia. Stando ai dati elaborati dalla Procura di Como - e comunicati in occasione della relazione semestrale inviata alla Procura generale di Milano - le denunce di furti in abitazione presentate tra il primo luglio 2014 e il 30 giugno di quest’anno (ultimo dato ufficiale disponibile) sono state 869, con un incremento del 38% rispetto allo stesso periodo di un paio di anni fa. L’andamento dei fascicoli registrati al quinto e al sesto piano del palazzo di giustizia per la violazione dell’articolo 624 bis mostra un aumento deciso delle denunce di comaschi che hanno subito la visita dei ladri in casa: nel periodo tra luglio 2012 e il 30 giugno successivo erano 629, l’anno successivo 830. Rispetto allo scorso anno i casi sono dunque aumentati di un ulteriore 5%. Restano invece ancora pochi i furti in appartamento che finiscono con l’arresto o, almeno, la denuncia dei responsabili. Lo scorso anno i fascicoli iscritti come “noti” (e quindi con l’indicazione di indagati) per furto in abitazione sono stati 110 su 869. Questo significa che meno del 13% dei colpi di abitazione viene punito. Un dato che - a onor del vero - non va letto come critica nei confronti degli investigatori, ma come un’oggettiva difficoltà a identificare gli autori di questi tipi di reati. Era andata meglio, su questo fronte, tra il 2012 e il 2013 quando il 15% dei casi di furto era stato risolto da polizia e carabinieri.

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