Argegno dedica il presepe vivente
al barista morto nella strage in Valtellina

La decisione degli organizzatori per ricordare Andrea Gilardoni che avrebbe dovuto fare il figurante. Mercoledì 19 dicembre il rosario nella parrocchia di Sant’Agata a Como

Un dolore infinito che va oltre Argegno e sembra attraversare il lago. Un dolore per tutti la morte di Andrea Gilardoni, 52 anni, una delle sei vittime della strage di Cercino, in Valtellina, sulla statale 38. Gli organizzatori del presepe vivente di Argegno nel quale avrebbe dovuto essere un figurante hanno deciso di dedicargli la rappresentazione dell’1 gennaio 2019. Quello di Argegno è uno dei presepi viventi più simbolici del territorio, noto come “I Capell”. Mercoledì 19 dicembre alle 20,30 nella chiesa di Sant’Agata a Como, dove è cresciuta Laura compagna e mamma dei due figli di Gilardoni, sarà recitato un rosario per ricordare il barista titolare del Cafè Colombo di Argegno morto nel terrificante incidente del 16 dicembre mentre si stava recando a Livigno dove c’era ad attenderlo la sua famiglia.

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