Autista ubriaco, già sospeso sette anni fa
Ora rischia la revoca della patente

Il dipendente Asf sorpreso in stato di ebbrezza pochi giorni fa era già incappato in un alcoltest positivo dopo un incidente nel 2011

C’era già cascato sette anni fa. Anche allora in seguito a un piccolo incidente stradale venne sottoposto al test dell’alcol e nel 2011, come oggi, il test aveva dato esito positivo.

Rischia la revoca della patente - e l’impossibilità di rifare l’esame per ben tre anni - l’autista del bus denunciato la scorsa settimana dagli agenti della polizia stradale di Como per guida in stato di ebbrezza. Un rischio ancor più concreto visto che non è la prima volta che l’uomo finisce nei guai per aver bevuto prima di mettersi alla guida.

Il dipendente di Asf, 54 anni, residente nel Canturino, era stato dunque sospeso dal servizio anche sette anni fa, quando in seguito a un piccolo incidente stradale era stato trovato con un tasso alcolemico oltre ai limiti. Limiti che, peraltro, per chi guida un mezzo pubblico è zero. Tutti gli autisti di bus o i conducenti di Tir non possono bere neppure una birra piccola prima di mettersi al volante, altrimenti per loro scatta immediatamente una contravvenzione (tra 0 e 0,5 grammi d’alcol per litro di sangue) o una denuncia penale (oltre lo 0,5). La scorsa settimana l’autista comasco è stato sorpreso in via Napoleona dopo alle 23 - alla guida del bus della linea 1 - con un tasso addirittura superiore all’1,5, ovvero oltre la soglia più grave prevista dal codice.

L’uomo dovrà sostenere nuovamente l’esame in Motorizzazione, per riavere la licenza per poter condurre autobus. E lo potrà fare non prima di un anno (ma il giudice potrebbe allungare questo tempo fino a tre anni). Al momento Asf si è limitata a sospendere il proprio dipendente, ma non è escluso che possano essere presi provvedimenti ben più seri.

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