Balocchi, Broletto “zittito”
«La decisione non risolve nulla»

Oggi e domani la torre resta muta. Confcommercio: «Misura eccessiva». Scettica la Lega. Pd a favore, FdI divisa. Minghetti e Monti: fare più eventi

La decisione del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica di silenziare il Broletto oggi e domani viene definita «eccessiva» da molti anche se tutti riconoscono la necessità che la priorità sia garantire la sicurezza delle persone.

«È comprensibile la preoccupazione dell’assembramento della gente soprattutto dopo i fatti di cronaca a Corinaldo - commenta Giovanni Ciceri, presidente di Confcommercio - e mi rendo conto che qualche misura debba essere presa, forse questa è un po’ eccessiva. Anche perché un problema analogo lo si ha ogni volta che c’è un assembramento di persone: i concerti, le messe la mezzanotte di Natale, gli stadi durante le partite». E ancora: «Non è togliendo le persone che si risolve il problema. Forse bisognerebbe studiare un decentramento delle iniziative così da non ottenere la concentrazione massima tutta in piazza Duomo».Contrario alla sordina al Broletto anche Stefano Molinari, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia: «Rispetto la decisione ma non la condivido. Capisco le pressioni che gli ultimi tragici eventi hanno creato ma ritengo sia possibile trovare soluzioni diverse». Linea diversa da quella di Patrizia Maesani, che siede in consiglio comunale su Facebook ha scritto: «Spiace ma la salvaguardia delle persone prima di tutto». Parla di misure da adottare, ma contesta il silenzio al Broletto il capogruppo della Lega a Palazzo Cernezzi Giampiero Ajani: «Siamo nel Paese dei decreti e delle decisioni prese in base alle emozioni e credo abbia inciso l’attentato di Strasburgo. Trovo positivo, visto il particolare affollamento, inibire l’accesso da via Vittorio Emanuele per garantire la sicurezza, cosa di cui mi occupo anche per lavoro. Ma, sinceramente, il silenziamento del Broletto non lo capisco. L’obiettivo è attirare meno gente? Non mi sembra una soluzione. Piuttosto si poteva fare un doppio video dai due lati della torre così da suddividere le persone». Barbara Minghetti, consigliere comunale di Svolta Civica, che organizza eventi in tutta Italia, dice: «Il lavoro di razionalizzazione e gestione delle proposte artistiche andava fatto a monte. Non credo che la torre parlante sia l’oggetto. Il progetto ha raggiunto una visibilità tale che arriva ben al di fuori della provincia». E aggiunge: «Meglio, in ogni caso, confrontarsi con il successo eccessivo aziché il contrario». Giudica positivamente l’estensione fatta «ai paesi sul lago, con i borghi illuminati» e auspica che «in futuro si possa seguire questo percorso, facendo in modo che questa manifestazione diventi anche l’occasione per scoprire luoghi meno conosciuti». Parla della necessità di ampliare le zone interessate anche Angelo Monti, architetto: «Sappiamo quanto delicato sia il tema delle grandi concentrazioni, sono situazioni sempre molto delicate. Sintomo a mio avviso di un’occasione che andrebbe rivista. Spero quindi che questo possa diventare un’occasione per riprogrammare, non solo queste aree, ma anche luoghi non centrali. In questo modo di governerebbero meglio i flussi e si valorizzerebbero meglio gli spazi. Penso, ad esempio, a eventi che coinvolgano anche la Pinacoteca».

Infine Stefano Fanetti, capogruppo del Pd che dice: «Difficile dire se silenziare il Broletto sia la soluzione, ma di sicuro il problema della sicurezza è prioritario e anche noi l’abbiamo posto. Spiace, ma immagino che la valutazione sia stata fatta in modo ponderato».

© RIPRODUZIONE RISERVATA