Balocchi, sfida laghée alla città
«Danno fastidio? Vengano da noi»

Dal Balbianello un auspicio: «Vogliamo rinsaldare i rapporti con la rassegna» - «È così che lo scorso anno abbiamo aumentato le presenze. L’obiettivo? Allungare la stagione»

Il principio è lo stesso della Brèva, il vento che nel tardo pomeriggio riaccompagnava un tempo i comballi dal capoluogo verso i Comuni rivieraschi. Così potrebbe essere per la Città dei Balocchi e per quella che Alberto Frigerio, consigliere di lungo corso di “Amici di Como”, ha definito l’evoluzione della Città dei Balocchi ovvero l’ambizioso progetto “Lake Como Christmas Light”, che in futuro - queste le sue parole “La Provincia” - potrebbe anche diventare sostitutivo. È stato Giuliano Francesco Galli, area manager Fai Lombardia Prealpina, a ragionare a voce alta (in occasione della prima stagionale di Villa del Balbianello, da quattro anni bene Fai più visitato d’Italia con (125 mila le presenze del 2018) sulla stretta attualità e cioè sul fatto che i mugugni del capoluogo verso la manifestazione da due milioni di presenze potrebbero cambiare prospettive e latitudini a questo evento che nel 2018 ha fatto breccia anche sul lago. «Lungi da me innescare nuove polemiche. Il mio è un ragionamento pragmatico. Stiamo puntando forte sulla destagionalizzazione dell’offerta turistica, che per Villa del Balbianello significa fino all’Epifania l’apertura al pubblico cinque giorni la settimana su sette (d’inverno la dimora lennese apriva solo nei fine settimana, ndr). Un investimento importante che deve essere accompagnato da iniziative, nei mesi invernali, che valorizzino al meglio questa scelta - sottolinea Galli -. Lo scorso anno abbiamo avuto 3mila ingressi da novembre a gennaio e il dialogo con Como Città dei Balocchi, attraverso il “Lake Como Christmas Light”, ha portato a risultati importanti. Insomma, con noi il rapporto non può che consolidarsi negli anni, nella piena consapevolezza che solo tramite investimenti privati (il riferimento è alla partnership di Como Città dei Balocchi con Amici di Como, ndr) queste manifestazioni possono puntare in alto. Mi limito a far notare che, soprattutto d’inverno, per il lago è fondamentale il rapporto con il capoluogo in chiave di offerta e promozione turistica omogenea. Sarebbe un peccato interrompere un rapporto che è partito con il piede giusto. Sul lago ci sono spazi e opportunità per fare bene anche in mesi in cui solo qualche anno fa il letargo invernale era piuttosto lungo». Sulla stessa lunghezza d’onda Alberto Cetti, presidente dell’Associazione Turistica Tremezzina (una sessantina di attività associate). «Ci teniamo ben stretto il rapporto con Como Città dei Balocchi e Lake Como Christmas Light. Si può solo migliorare. Ad esempio, abbiamo notato che le crociere invernali per ammirare i monumenti illuminati ad arte hanno funzionato al meglio. Perché dunque rinunciare a questa ed altre opportunità - sottolinea Cetti -. Anch’io giro al largo dalle polemiche. Mi limito a constatare che la scelta di abbinare alle aperture invernali eventi ed iniziative di qualità, lo scorso anno ha pagato in termini di partecipazione e gradimento. E anche i turisti hanno apprezzato le varie proposte. Porte aperte a Tremezzina, dunque».

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