Bancarotta Fc Calcio Como: la Procura non trova il braccio destro di lady Essien

L’imputato è “scomparso”, slitta l’udienza a suo carico

Como

Se non ci fosse di mezzo un’accusa di bancarotta, quel fuoco di paglia che prese il nome di Fc Calcio Como sarebbe una barzelletta tutta da ridere. L’ultima sul tema riguarda il solo imputato per il fallimento di quella meteora piombata sul Lario in uno dei periodi peggiori per la storia della Como del pallone: Oliver Amela.

L’ex braccio destro scelto da lady Puni Essien quando ormai si era capito che la squadra non si sarebbe mai iscritta al campionato e che il futuro sarebbe stato a tinte fosche, ieri mattina sarebbe dovuto comparire in Tribunale per rispondere dell’accusa di bancarotta. La Procura, però, non è riuscita a trovare mr Amela, 45 anni, originario del Togo ma residente a Pescate. E così, ieri mattina, il giudice delle udienze preliminari, di fronte alla mancata notifica dell’atto di citazione, è stato costretto ad aggiornare l’udienza a data da destinarsi, con il mandato di cercare nuovamente l’imputato per informarlo del procedimento a suo carico.

Amela aver - secondo la Procura - proprio negli ultimi giorni di vita della società che avrebbe dovuto risollevare le sorti del Como avrebbe prelevato per sé 50mila euro dalle casse della Fc Calcio Como (un bonifico di 12mila euro sul proprio conto corrente e due assegni da 38mila euro da lui stesso prelevati) e dall’altro avrebbe distrutto o comunque fatto sparire i libri sociali e le scritture contabili della società, che nell’ottobre del 2017 venne dichiarata fallita dal Tribunale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA