Beffa scuole, solo 1 milione su 12
Ma il Comune ora bussa a Roma

LavoriDue progetti presentati: via Amoretti (si farà) e via Perti (in parte). Inviate nuove richieste per ottenerne 12 per Sagnino e altri due per Albate

Poco meno di un milione rispetto ai 12 e mezzo richiesti dal Comune di Como alla Regione Lombardia per finanziare, attraverso i fondi del Pnrr, gli interventi di riqualificazione sulla scuola di via Perti (sugli 11 milioni richiesti ne sono stati assegnati 750mila) e quella di via Amoretti a Monte Olimpino (su 1,1 milioni assegnati 263mila euro).

Si tratta del 10% circa di quanto richiesto, ma va detto che a diversi Comuni è andato ancora meno tenendo conto che, a disposizione, c’erano 60 milioni di euro complessivi per l’intera Lombardia.

L’assessore ai Lavori pubblici Pierangelo Gervasoni chiarisce che «per quanto riguarda via Amoretti non ci sono problemi poiché il Comune aveva già accantonato fondi e quindi si va avanti» mentre «per via Perti verificheremo nei prossimi giorni se il finanziamento si può spendere anche senza fare l’intervento complessivo poiché non possiamo impegnare 10 milioni di euro per una sola scuola. Abbiamo però in programma opere per un milione».

Nel maxi piano di richieste, seguito da Gervasoni e dalla collega che si occupa di Istruzione Alessandra Bonduri , che superava i 30 milioni, figuravano anche 5 milioni destinati a quello che Bonduri punta a far diventare «il primo polo dell’infanzia in città», ad Albate in via Longhena. Gervasoni chiarisce che «sapevamo che non sarebbe stato finanziato, ma presentare il progetto in Regione con alcuni requisiti garantiva l’ottenimento di un punteggio aggiuntivo per richiedere a Roma il finanziamento». E proprio a Roma bussa ora Palazzo Cernezzi: dei 5 milioni di costo complessivo lo Stato potrebbe finanziare la parte che riguarda le nuove costruzioni e, quindi, circa il 40% della spesa.

Infine un capitolo a parte merita Sagnino: il piano presentato in Regione (il bando scade però a metà marzo, come hanno chiarito ieri dal Comune) prevede la demolizione della don Milani di via Deledda e tutte le scuole sarebbero poi accorpate in un edificio nuovo di zecca che sarebbe realizzato al posto dell’attuale centro sociale di via Ferabosco. E, in una sorta di incastro, le attività che ospita attualmente verrebbero spostate nello spazio scolastico (lasciato vuoto, a quel punto) di via Mognano. Si tratta di un intervento di circa 12 milioni di euro in attesa, però di finanziamenti extracomunali per poter essere realizzato.

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