Benzina, domani (forse) taglio di 25 cent
In Ticino scende ancora: 1,92 euro al litro

Slitta di un giorno l’entrata in vigore della riduzione applicata sulle accise - Intanto molti comaschi vanno oltre confine dove il risparmio, per il momento, è garantito

Como

Il taglio di 25 centesimi del prezzo del carburante dovrebbe scattare da domani. Inizialmente previsto per oggi, ieri sera non era ancora stato pubblicato il decreto sulla Gazzetta Ufficiale. Le comunicazioni arrivate da Roma parlavano espressamente di mercoledì come primo giorno di applicazione del provvedimento temporaneo che sarà in vigore per 40 giorni, fino alla fine di aprile.

Lo ha precisato ieri il ministro delle Politiche agricol e Stefano Patuanelli (M5s) spiegando che «in questo arco di tempo misure più strutturali potranno calmierare definitivamente i costi delle materie energetiche». Comunque si tratta solo di «un primo step». Il taglio dei 25 centesimi sarà applicato direttamente dalle compagnie e, quindi, non significa che il prezzo di benzina o diesel sarà lo stesso in tutti i distributori, che non possono fare “cartello”. Ciascun marchio continuerà ad applicare il costo che ritiene, ma dovrà tagliare di 25 centesimi. Questo vuol dire che i cittadini più attenti, semplicemente guardando i cartelloni esposti rispetto al giorno precedente potranno verificare l’effettiva riduzione.

La presidente provinciale Figisc Confcommercio e vice presidente nazionale Daniela Maroni , ieri in costante contatto con Roma, ha precisato che «l’entrata in vigore del provvedimento dovrebbe avvenire con decorrenza mercoledì e si tratta di un intervento temporaneo, basato sulla misura dell’accisa mobile, già previsto nella Finanziaria del 2008 e che noi avevamo chiesto di applicare in questa situazione». I gestori degli impianti di carburante che, vale la pena ricordare una volta di più, non stabiliscono i prezzi applicati in autonomia, ma seguono quanto indicato dalla compagnia di riferimento, aspettano di vedere il provvedimento anche per capire come verranno risarciti dei quantitativi acquistati a prezzo maggiorato.

«Il testo ufficiale non c’è ancora - ha proseguito Maroni - e anche noi non sappiamo se all’interno c’è il credito di imposta per le giacenze. Quello che è certo è che da mercoledì (domani, salvo nuovi slittamenti, ndr) con l’entrata in vigore della riduzione tutti ci adeguiamo a poi il nostro lavoro sarà quello di farci lavoro ascoltare dal ministro affinché possa provvedere a portare avanti il credito di imposta. Io ho dato indicazione a tutti i colleghi di “steccare” le giacenze anche manualmente in modo da essere pronti».

Gli stessi gestori hanno stimato, a livello comasco, un calo di vendite superiore al 20% nell’ultimo periodo. Nel frattempo molti residenti nel capoluogo o nei Comuni che confinano con il Ticino continuano a espatriare per fare il pieno. Ieri, ad esempio, a Pizzamiglio, la verde veniva venduta - si tratta del costo più basso - a 1,92 euro al litro (si deve sempre pagare in euro in contanti) mentre il diesel a 2,04 euro al litro. Qualche centesimo in più, invece, viene applicato a Chiasso.

In città, invece, i prezzi variano in media tra i 2,09 per la benzina fino ai 2,23 euro al litro mentre per il diesel la forbice va tra i 2,08 e i 2,26 euro.

Nei Comuni di cintura, dove ci sono pompe bianche che fanno scendere i prezzi anche per i grandi marchi con impianti a poca distanza, il minimo è attorno ai 2 euro al litro per entrambi i carburanti.

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