Biblioteca Paolo Borsellino
Commozione e impegno

Intitolata al magistrato ucciso dalla mafia la biblioteca comunale di Como

“Biblioteca Paolo Borsellino”. Alla presenza della figlia Fiammetta, la casa cittadina dei libri è stata intitolata al magistrato palermitano ucciso dalla mafia. La richiesta è stata portata alla giunta dal centro studi sociali contro le mafie progetto San Francesco e condivisa dalla stessa amministrazione.

«Per me i giovani sono il futuro, qui mi sento a casa perché mio padre era un grande appassionato di linguaggio, per esempio aveva imparato il tedesco da autodidatta», ha spiegato Fiammetta Borsellino, durante il dialogo con il presidente regionale dell’ordine dei giornalisti Alessandro Galimberti. «Ma soprattutto - aggiunge - insieme con Giovanni Falcone ha passato una vita a interpretare le allusioni, i silenzi e le espressioni siciliane». Sulla strage di via D’Amelio, dove perse la vita il magistrato e la scorta, dopo 27 anni la parola fine sembra lontana. Borsellino ha rinnovato l’appello alle istituzioni per avere una risposta.

Il direttore centro studi Benedetto Madonia ha sottolineato l’emozione per l’intitolazione e l’importanza d’aver coinvolto le scuole, mentre gli interventi del sindaco Mario Landriscina, del procuratore Nicola Piacente e del sottosegretario all’Interno Nicola Molteni hanno sottolineato come la giornata fosse un punto di partenza e non di arrivo nella lotta alla mafia. Presente anche Giuseppe Governale, il capo della direzione investigativa antimafia: «La situazione nel Comasco non è paragonabile al meridione: qui le associazioni malavitose non controllano il territorio. Però agiscono, s’infiltrano e provano a fare affari». Nell’atrio della biblioteca sono esposti i foulard e le sciarpe disegnati e ideati da una quarantina di studenti del Setificio, ispirati al tema della legalità.

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