Botte, insulti e soprusi alla moglie
Comasco accusato di maltrattamenti

La donna finita in ospedale nelle feste di Natale 2019. Poi il lockdown fa precipitare la situazione

A convincerla a ribellarsi dalle violenze del marito sono stati gli interminabili mesi del lockdown dello scorso anno. Neppure essere finita all’ospedale, il penultimo giorno del 2019 durante le feste natalizie, l’aveva spinta a raccontare una relazione di soprusi, insulti e violenze. La Procura di Como ha chiuso le indagini a carico di un comasco di 54 anni, il quale ora rischia di finire davanti a un giudice per rispondere dell’accusa di maltrattamenti in famiglia e di lesioni aggravate ai danni della consorte.

Risale alla fine del giugno dello scorso anno il momento in cui la donna, al culmine dell’ennesimo litigio e delle nuove percosse subite dal marito, ha deciso di dire basta a una storia famigliare diventata insostenibile. In realtà già in precedenza la vittima - secondo le accuse - dei maltrattamenti tra le mura di casa si era rivolta al Telefono donna per denunciare quanto stava subendo. Ma ci sono voluti altri tre mesi per spingerla finalmente ad andarsene di casa e a chiedere aiuto. Investendo del caso i poliziotti della Questura di Como.

Diversi gli episodi contestati a cominciare da quello del 30 dicembre 2019, quando la donna sarebbe stata picchiata con violenza dal marito tanto da finire in pronto soccorso con una prognosi di 15 giorni. E poi ancora a febbraio, a marzo e ad aprile in altre tre circostanze il marito avrebbe picchiato la donna anche facendole sbattere la testa contro lo spigolo del frigorifero. L’ultimo episodio a giugno quando l’ennesimo litigio è finito come tutti gli altri: con le mani addosso.

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