Broletto, allo studio una passerella
Così si evita l’allagamento del Duomo

Incarico da 263mila euro per analizzare la struttura e per progettare interventi Fino al 1972 la parte “interrata” era coperta: possibile il ritorno

Uno studio dettagliato per analizzare lo stato di salute delle colonne, ma anche per ipotizzare una soluzione di copertura (non ci sono indicazioni sul fatto che possa essere trasparente o pavimentata). Gli obiettivi sono molteplici: proteggere la base delle colonne, evitare l’allagamento del Duomo e creare un’uniformità di livello, esattamente come era fino al 1972.

Il Comune ha previsto la somma di 263mila euro che comprende testualmente la “conservazione e valorizzazione del portico del Broletto. Incarico di progettazione, fattibilità tecnico ed economica, progettazione in un’unica fase, definitivo ed esecutivo, direzione lavori, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione».

Come detto fino al 1972 la parte sottostante del Broletto era coperta e la pavimentazione era la stessa sia in piazza Duomo che sul retro, verso la porta della Rana. Trent’anni fa vennero effettuati una serie di monitoraggi e l’opera è stata studiata, anche recentemente, dai massimi esperti di restauro. Alla ribalta è tornata la questione della copertura, cosa che garantirebbe una situazione uniforme tra San Giacomo, Broletto, Duomo e piazza Duomo e affronterebbe la questione dell’acqua: sia per quanto riguarda le piogge che provocano continui allagamenti della Cattedrale (peggiorati nel corso degli anni) sia perché sotto le fondamenta, di fatto, c’è il lago. In secondo luogo, e di questo già in passato ne aveva parlato a più riprese l’architetto di Palazzo Cernezzi Piera Pappalardo , esperta di restauri monumentali, potrebbe essere l’occasione per dare una lettura storica all’intero contesto.

Dal canto suo l’assessore ai Lavori pubblici Pierangelo Gervasoni chiarisce che «si tratta di uno studio che garantirà di avere un quadro completo della situazione delle fondamenta del Broletto e delle possibilità di intervento» e che «non c’è alcuna decisione presa, ma si tratta solo di un’analisi necessaria per garantire manutenzione e la salute dell’edificio, oltre che di valutare come risolvere la questione degli allagamenti del Duomo».

Anche su un’ipotetica copertura le soluzioni potrebbero essere diverse e, comunque, dovrebbero passare dalla Soprintendenza. Quella, più suggestiva, in vetro, andrebbe eventualmente valutata anche per gli aspetti più pratici legati alla manutenzione e, soprattutto, alla pulizia.

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