Camion bomba sulle autostrade
A Como mazzette per evitare gli esami

L’inchiesta sulla Motorizzazione nata dalle false abilitazioni per i trasporti pericolosi

L’incidente e l’esplosione di Borgo Panigale sono la risposta più tragica a chi si chiedeva quali fossero le potenziali ripercussioni dell’inchiesta di Procura e Polizia stradale sulle tangenti pagate all’ex direttore della Motorizzazione di Como (inchiesta, peraltro, chiusa solo in parte).

È nato proprio dagli esami truccati sui permessi per la guida di camion pericolosi, il fascicolo che ha portato all’arresto - tra gli altri - dell’ex numero uno di via Tentorio, Antonio Pisoni, e dei responsabili dell’Autoscuola Catelli. Secondo l’accusa questi ultimi avrebbero allungato mazzette al funzionario pubblico per consentire a una trentina di camionisti, candidati dell’autoscuola, di passare senza sforzi l’esame necessario a conseguire l’abilitazione speciale al trasporto di mezzi pericolose. La stessa abilitazione che serve per guidare le autocisterne, come quella che ha scatenato l’inferno sull’A14.

A Como, accusano i detective della Polstrada, una trentina di camionisti anziché sottostare all’iter di legge previsto per mettersi in tasca il patentino per poter guidare i tir che trasportano merce pericolosa, sarebbero stati disponibili a pagare un sovrapprezzo all’autoscuola in cambio della garanzia di essere aiutati, nelle risposte che non conoscevano, dal direttore della Motorizzazione.

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