Caos sul regolamento di polizia
Rapinese, assist al centrodestra

Il capogruppo della civica: «Favorevoli a una città più ordinata». Depositati 120 emendamenti. L’assessore: sedute rinviate, ma vado avanti

Sul nuovo regolamento della polizia locale la maggioranza trova una mano tesa dall’opposizione, precisamente dalla lista di Alessandro Rapinese. Sul provvedimento c’è però una pioggia di emendamenti - 120 - che hanno portato alla cancellazione dei consigli comunale in programma ieri e questa sera.

«Non tutto il regolamento è da buttare – ha commentato il capogruppo a margine dei lavori dell’assemblea – e l’obiettivo è avere una città ordinata e ben gestita. Certo, ci sono degli errori materiali da correggere ed abbiamo offerto il nostro contributo attraverso un pacchetto di emendamenti che speriamo vengano accolti dalla maggioranza. Una maggioranza che senza il nostro appoggio rischia comunque di non avere i voti».

Il riferimento è alla presa di distanza del gruppo di Forza Italia, lungamente argomentata dal capogruppo Enrico Cenetiempo, che avrebbe preferito una discussione più ampia in commissione. Dal resto dell’opposizione sono arrivate molte critiche. Regolamento «discriminatorio» secondo Bruno Magatti (Civitas) e «scritto male» per Vittorio Nessi (Svolta Civica). Secondo Patrizia Maesani (gruppo misto), gli errori nella formulazione degli articoli espongono l’amministrazione ai ricorsi,ha detto citando il caso di Padova. In questo modo si metterebbe a rischio anche il decreto Salvini, la norma nazionale utilizzata dall’amministrazione cittadina per inserire le zone rosse in centro e il daspo urbano.

L’assessore alla partita Elena Negretti, rimandando al mittente le accuse mosse dalle opposizioni, in risposta ai tanti interventi dei consiglieri ha comunque deciso di andare avanti. «Io spero dopo ottant’anni di poter dare alla città uno strumento utile – ha detto la titolare della delega alla Polizia locale – Abbiamo raccolto le segnalazioni dei cittadini e ascoltato le associazioni. Ci dedicheremo ora agli emendamenti». Visto però che sul regolamento sono stati presentati ben 120 emendamenti le sedute di ieri sera e di oggi sono state annullate.

«Nessun problema e anzi ben venga il rinvio – spiegano i consiglieri del Pd Stefano Fanetti, Patrizia Lissi e Gabriele Guarisco – Era chiaro e prevedibile sarebbe servito più tempo per esaminare 120 emendamenti e si deve avere più rispetto per l’aula».

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