Caos traffico, il questore
«Meglio i bus per i tifosi?
Certo, se ce li danno...»

Proteste per i disagi dopo la partita - De Angelis: «Evitati tafferugli, era il nostro obiettivo - I comaschi si abituino, in serie A sono dieci volte di più»

«Non ci sono stati contatti tra tifoserie, e questo nonostante i supporter ospiti abbiano cercato di andare incontro a quelli di casa. I tifosi del Pisa hanno lasciato Como senza fare danni. La città bloccata? Il Como gioca in serie B, alle soglie della serie A, in un grande campionato, credo che i cittadini debbano essere contenti e abituarsi a questa situazione perché se, come mi auguro, la squadra azzurra dovesse salire presto in serie A poi i tifosi presenti allo stadio potrebbero essere dieci volte di più».

Il questore Giuseppe De Angelis risponde per le rime ai cittadini che, a partire da domenica sera, hanno iniziato a criticare pesantemente sui social il blocco per quasi un’ora della città per far defluire i supporter giunti dalla Toscana, al termine del match. Gli attimi di tensione non sono mancati: l’ultima tranche del serpentone di mezzi privati con cui i pisani erano giunti sul Lario, che era stato suddiviso in tre gruppi e che stava per essere riaccompagnato verso l’autostrada, si è fermato all’incrocio tra viale Rosselli e via Recchi. Gli ultras neroazzurri sono scesi dalle auto e hanno cercato il contatto con la tifoseria di casa tenuta lontana da un cordone di agenti di forze dell’ordine.

Non ci sono stati tafferugli ma il traffico è rimasto bloccato e da qui sono nate le lamentele. «Il traffico congestionato c’era anche prima con la Città dei Balocchi – dice il questore – Abbiamo diviso volutamente il serpentone di tifosi in tre gruppi per evitare problemi. A chi critica chiedo: se li avessimo fatti partire tutti insieme e si fossero fermati come hanno fatto gli ultimi, cosa sarebbe successo? Sappiamo come gestire l’ordine pubblico, i cittadini devono avere fiducia in noi». «Questi sono giorni particolari, con un evento come la Città dei Balocchi che attira già molta gente in città. L’unico modo era creare dei piccoli gruppi di mezzi che potessero essere più agili da gestire per farli defluire. Non ci sono stati problemi di ordine pubblico, dal mio punto di vista è stato tutto tranquillo».

Qualcuno ha fatto presente che sarebbe stato più utile utilizzare dei bus navetta creando fuori città un concentramento dei mezzi in arrivo da Pisa per poi partire verso il Sinigaglia tutti sui bus. «Certo, e chi paga? – replica il questore – A Milano il Comune mette a disposizione dieci mezzi appositi, tutti con le grate protettive, la cabina dell’autista riparata e gli interni senza sedili. A Como chi li mette a disposizione?».

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